Cronache

Bari, udienze nelle "tende": condannato il Ministero


Condannato il Ministero della Giustizia di Bari, risarcito avvocato costretto a praticare nelle "tende" 


Il Ministero della Giustizia è stato condannato a risarcire un avvocato di Bari, che si è ritenuto danneggiato dal fatto che nel giugno 2018 una parte dell'attività giudiziaria penale si svolse in tre tende allocate davanti al Palagiustizia di via Nazariantz, di cui era stata dichiarata l'inagibilità. 

La sentenza, emessa dal giudice di pace, Massimo Minerva, il 4 marzo, accoglie in parte il ricorso dell'avvocato Ascanio Amenduni, condannando il Ministero a risarcire 1.000 euro a causa del danno determinato dall'inerzia e dalle condotte omissive del Ministero, che fin dal 2010 conosceva la grave situazione del palazzo di via Nazariantz. "Il Ministero deve ritenersi responsabile - è scritto nella sentenza - per il ritardo nelle scelte politiche, organizzative ed economiche, di reperimento di idonee strutture giudiziarie per il buon funzionamento della giustizia penale". "Il professionista ha ingiustamente patito il silenzio amministrativo costituito dalla consapevolezza delle gravi condizioni della giustizia barese e assenza di provvedimenti amministrativi finalizzati a creare le condizioni minime per l'esercizio dell'attività forense penale - ha spiegato il giudice - l'ingiustizia arrecata al professionista è tale e rilevante in quanto le attività giudiziarie svolte all'interno della tensostruttura, posta nell'area antistante la struttura pericolante, sono state particolarmente lesive della dignità dell'avvocato".