Cronache

"Buttateli in alto mare se restate a piedi". Migranti trattati come oggetti

Sgominata una banda di trafficanti di uomini tra la Sicilia e la Tunisia. Guadagnavano fino a 70mila € a viaggio

Migranti, le traversate della morte Tunisia-Sicilia al costo di 5-7mila €

La questione migranti è tornata di attualità con l'insediamento del nuovo governo a guida Meloni. Stretta sulle Ong e rapporti tesi con la Francia. A questo si aggiunge una maxi inchiesta della procura di Caltanissetta che ha sgominato una banda di trafficanti di migranti che agiva tra la Tunisia e la Sicilia. Un tunisino - si legge sul Corriere della Sera - era la mente della rete criminale scoperta ieri dalla polizia, che per anni ha organizzato i viaggi di migliaia di disperati dal Nord Africa verso le coste siciliane. "Lo sai con chi stai parlando? Io sono Akrem, il più grande trafficante tra Tunisi e l’Italia", si vantava con un amico, non sapendo di essere intercettato. Ad aiutarlo nella gestione degli affari era la fidanzata, Sarra, anche lei tunisina, finita in carcere con il suo uomo e altri dodici indagati.

Il quartier generale - prosegue il Corriere - era la masseria di un imprenditore nelle campagne di Niscemi, piccolo centro della provincia di Caltanissetta. L’organizzazione di trafficanti di uomini si riuniva lì. E lì scontava, agli arresti domiciliari, una condanna a sei anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina Akrem Toumi, il boss. Aveva complici nelle autorità portuali del suo paese. E i motoscafi veloci riuscivano a sfuggire ai controlli della Guardia Costiera. Ogni traversata portava nelle casse della banda dai 30 ai 70 mila euro. Le imbarcazioni viaggiavano strapiene. A bordo anche sigarette di contrabbando caricate sui natanti per essere vendute in Italia. "Se restate a piedi, buttateli in alto mare", diceva uno degli indagati. Ogni migrante pagava tra i 5 e i 7 mila €.