Cronache
Calabria, la nostra piccola Colombia: sequestrate 18000 piante di marijuana
É successo a Rosarno (Reggio Calabria). Valevano mezzo milione di euro di introiti a raccolto. 11 arresti nella terra delle baraccopoli…
Droga, 5 piantagioni di marijuana scoperte a Rosarno. Mezzi sofisticati per crescere le piante. Come è stato possibile?
Le piantagioni colombiane di cocaina sono ormai parte dell’immaginario collettivo contemporaneo. Nel Paese di Gabriel Garcia Marquez, Shakira e Pablo Escobar vengono addirittura creati agenti speciali abilitati all’eradicazione delle coltivazioni illecite. Misure estreme per circuiti illegali abnormi. Non come in Calabria. Dove le dimensioni sono limitate e le sostanze stupefacenti fatte crescere in loco sono differenti.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno sequestrato a Rosarno, paese di circa 14.000 anime in provincia di Reggio Calabria, ben 18.000 piante di marijuana coltivate nei campi. Calabria, la nostra piccola Colombia. Ricordate Rosarno? Quella delle rivolte dei lavoratori stagionali immigrati che raccolgono arance? Quella che dopo 10 anni dalle rivolte vedono gli “invisibili” ancora nelle tendopoli? E’ la stessa Rosarno.
Come sia possibile che nessuno abbia visto le piantagioni prima dell’arrivo dei Carabinieri resta un mistero. Lo stesso mistero fa convivere la realtà italiana del 2022, fatta di quotidianità, abitudini, burocrazia, con le baraccopoli di immigrati in baraccopoli che oggi sono circa un migliaio a fronte delle oltre 2000 unità degli anni precedenti.
Le 18.000 piante di marijuana sequestrate dai militari erano alimentate da sofisticate attrezzature, utilizzate per la coltivazione e la lavorazione delle piante, come i temporizzatori digitali per l’avvio dell’irrigazione e i trimmer per la potatura automatica della canapa. Anche qui come è possibile che attrezzature così sofisticate non siano state notate.