Cronache
La rabbia dei Carabinieri Ausiliari: "Impegni non mantenuti dal governo"
"Ad oggi ci troviamo con un impegno in mano preso dall'esecutivo nell'attuale legislatura per l'esattezza la XVIII", tuona Simone Donazio, Presidente del Comitato Nazionale Carabinieri Ausiliari in Congedo). "Abbiamo un impegno che parla chiaro come recita la seguente dicitura":
"impegna il Governo: a consentire, previa valutazione delle eventuali implicazioni a legislazione vigente, a coloro che abbiano prestato servizio senza demerito come carabinieri ausiliari, l'accesso immediato al programma S.I.L.D. (sistema informativo lavoro difesa); a valutare l'opportunità di istituire, all'esito delle conclusioni dell'indagine conoscitiva sullo stato del reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate avviata dalla Commissione difesa della Camera, un tavolo tecnico per verificare la fattibilità dell'assegnazione, anche all'Arma dei carabinieri, di una quota del contingente dei militari reclutati per la ferma breve annuale, nonché di una quota degli aspiranti volontari alla ferma prefissata quadriennale."
Prosegue Donazio: "A questo punto vorremmo, dopo aver contattato il Sottosegretario di Stato alla Difesa che ha avvallato il tutto, abbiamo contattato anche il Ministro della Difesa mediante nostre ripetute Richieste scritte, vorremo come dicevo avere risposte. Risposte per tutti i Congedati che ad oggi dopo 18 anni di silenzio "istituzionale obbligato" hanno il diritto di avere un riconoscimento certo e doveroso, ricordo con cordoglio e infinita tristezza tutti i nostri caduti in servizio , giovanissi morti per un ideale nel quale credevano, e ad oggi se vi è una COSCIENZA POLITICA e mi auguro vi sia assieme alla COERENZA, deve esser avvallato l'impegno Incondizionato preso la parola "impegno incondizionato" così recita:" Impiego incondizionato di tutta la propria buona volontà e delle proprie forze nello svolgimento di un compito individuale o collettivo."
"Ora alla luce dei fatti il mio non vuol essere né una lamentela né tanto meno una preghiera ma bensì una vera è propria richiesta di ATTO DI RESPONSABILITÀ nei confronti di chi ha servito lo Stato e non ha avuto alcun beneficio anzi talvolta ne è stato gravemente penalizzato", conclude Donazio.