Cronache
Migranti e politica, Ricchiuti: "Volontà perversa di chiudere al dialogo"
Carola, ennesimo attacco della Chiesa alla politiche migratorie del governo. Monsignor Ricchiuti: "Spero che a insultarla non ci fossero cattolici"
Di Andrea Lorusso
Ennesimo attacco parrocchiale al cuore delle politiche migratorie del Governo lega-stellato, che vede protagonista questa volta l’ingerenza di un Arcivescovo pugliese, Monsignor Giovanni Ricchiuti, operante sul territorio di Altamura-Gravina in Puglia-Acquaviva delle Fonti. Nonché presidente di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace.
In una intervista rilasciata a Famiglia Cristiana è tranchant: “Sono indignato per come una priorità quale quella della persona umana e della vita umana possa essere barattata con questa continua ricerca di consenso elettorale. Ho visto una volontà perversa di chiudere a ogni tentativo di dialogo, di umanità, di comprensione. Il fenomeno migratorio non può essere affrontato in questo modo.”
Ci va giù pesante, ammette di non conoscere l’operato delle ONG, e quindi le dinamiche di finanziamento, le precipue mosse strategico-politiche per alimentare la tensione, eppure il Monsignore ha le idee chiare e sulla Sea Watch 3 dà piena assoluzione alla Rackete: “In questo caso bisognava farli sbarcare. E poi dopo si sarebbero fatte le valutazioni e i discorsi più o meno politici, sovranisti, europeisti. Devo dire la verità: siamo stanchi di sentire questi ritornelli continui da voltastomaco.”
Non basta, dal pulpito del suo Tribunale delle Anime, trova giuridicamente lecita la manovra della spericolata Capitana che ha speronato una motovedetta dei nostri militari: “Non ho peli sulla lingua. Per me la decisione di forzare il blocco, poiché lo scopo era di salvare queste persone, si inscrive nel solco della disobbedienza civile rispetto al decreto e della obbedienza alle leggi internazionali che anche l’Italia ha sottoscritto. Non vedo delinquenti e criminali.”
Insomma è il leader del Carroccio il fuorilegge, è lo Stato italiano in fallo, e non chi viola norme, trattati e buon senso mettendo in pericolo equipaggio e finanzieri al lavoro: “Tra quei leghisti che sono andati ad accogliere lo sbarco dei migranti e l’arresto di Carola scandendo slogan razzisti e sessisti spero che non ci fossero anche dei cattolici. Purtroppo temo di sì. Anche a loro vorrei dire che in nome di una umanità: perché bisognava essere contenti di un arresto?”
Tipo quando ci sono stati scandali relativi al riciclaggio bancario, oppure al profluvio di preti pedofili, bisognava chiudere un occhio? Chiedere la clemenza del Signore, non gioire per l’arresto di un delinquente? Per legittima difesa dovremmo battezzare i ladri quando ci entrano in casa?
L’uomo del Vaticano però non riesce proprio a spiegarsi come mai la Lega voli nei consensi e faccia breccia anche nei cuori di chi la domenica va a messa: “Mi dolgo e non capisco però come uomini e donne dotati di pensiero possano condividere la prospettiva indicata dal ministro dell’interno, trovo scandaloso che una parte del mondo cattolico possa ritrovarsi in quelle parole di odio.”
Chi è dotato di pensiero, discernimento, raziocinio, cuore, non può votare Salvini. Questo è il verdetto politico, la versione credente dei radical chic con la carta dei vini per l’ostia: “Possibile che un ministro dell’Interno possa agire da solo e andare avanti così senza un minimo di coscienza, senza ascoltare chi non la pensa come lui, senza una resipiscenza?”. Insomma Dio prima odiava i comunisti, ora i leghisti. E nel segreto dell’urna il Signore vi guarda, Salvini no!
Fb @andrealorusso1991