Cronache

Caso Apostolico, la vicepresidente dell'Anm: "Un magistrato non manifesta"

Di Redazione Cronache

Alessandra Maddalena attacca la collega ma anche il dossieraggio: "Preoccupante scavare nel passato di un giudice"

Caso Apostolico, Maddalena: "Un giudice non solo deve essere ma anche sembrare imparziale"

Il caso relativo alla giudice Iolanda Apostolico e alla sentenza pro migranti che ha causato il putiferio politico e non solo, continua. Mentre spunta un altro magistrato a Pozzallo che ha applicato la stessa norma della collega di Catania, accogliendo il ricorso di sei migranti, arriva il giudizio severo della vicepresidente dell'Anm Alessandra Maddalena: "Io - dice Maddalena a La Stampa - non sarei andata a quella manifestazione, ma mi preoccupa la schedatura postuma della giudice Apostolico, dando l’idea di una magistratura deviata. Io non sarei andata, perché così interpreto il dovere del magistrato non solo di essere, ma anche di sembrare imparziale. Di conseguenza anche limitazioni, in ossequio a un certo modo di intendere la nostra funzione".

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"Non esprimo - prosegue Maddalena a La Stampa - giudizi sulla collega. Eventuali valutazioni saranno fatte nelle sedi competenti. Però bisogna riconoscere che nella magistratura esistono diverse sensibilità culturali, che io rispetto. Credo che il tema dei limiti ai comportamenti del magistrato vada certamente affrontato, anche al nostro interno. Ma pur senza eludere il problema dei comportamenti individuali dei magistrati, notiamo che si è allontanata la discussione dal vero tema: il contenuto del provvedimento giudiziario contestato e la conformità della normativa interna a quella europea. Leggo che ora si è andati a ripescare un'altra, vecchia sentenza penale della stessa giudice di Catania, peraltro confermata nei successivi gradi di giudizio. Scavare nel passato di un giudice è un'operazione preoccupante. Temo diventi un metodo. La schedatura anche postuma, da utilizzare in caso di provvedimenti scomodi. Il "dossieraggio" mi preoccupa".