Cronache

Caso Berlusconi a Quarta Repubblica, il giudice Esposito annuncia querele

Caso Berlusconi a Quarta Repubblica, il giudice Esposito annuncia querele dopo le dichiarazioni del Cavaliere di lunedì sera

Caso Berlusconi a Quarta Repubblica, il giudice Esposito annuncia querele

Il presidente della sezione feriale della Cassazione che il primo agosto del 2013 emise la sentenza di condanna sul procedimento Mediaset per frode fiscale, Antonio Esposito, annuncia querele in merito a ricostruzioni giornalistiche sul suo ruolo nella decisione. Lo annuncia il suo legale Antonio Grieco. "Ho ricevuto mandato dal Dr. Antonio Esposito di adire le vie legali - fa sapere l'avvocato - nei confronti di tutti coloro che si siano resi responsabili della gravissima diffamazione ai suoi danni posta in essere nel corso della trasmissione andata in onda lunedì sera su Rete Quattro 'Quarta Repubblica'". Il legale contesta in particolare le frasi "“la magistratura è marcia... moltissimi processi sono truccati”, “trame della magistratura italiana e quella del Giudice Esposito fa parte, sta dentro a questa storia”, “il Giudice Esposito è uno scandalo”". L'avvocato rileva poi che sono state mandate più volte in onda dichiarazioni "rese nel 2014 ad un legale di Berlusconi (ed allegate al suo ricorso alla CEDU) da un bagnino termale, un cameriere ed uno chef di un albergo di proprietà dell’ex sindaco di Lacco Ameno, parlamentare di Fi, coordinatore regionale di Fi, legatissimo al Berlusconi, con le quali i tre dipendenti accusavano il Dr. Esposito di avere 'di continuo' usato espressioni volgari e minacciose riguardanti il predetto Berlusconi". Al riguardo, secondo il legale, "quello che è estremamente grave è che il conduttore ha omesso di dare notizia della fondamentale circostanza che il Dr. Esposito, come venne a conoscenza di tali dichiarazioni, ebbe a sporgere querela nei confronti dei tre dipendenti per le false affermazioni a lui attribuite e dai lui mai fatte, ed ha omesso altresì di ricordare che, a seguito di tale querela, fu instaurato procedimento penale attualmente pendente presso la Procura della Repubblica di Napoli". L'avvocato sostiene che "tale notizia, non solo era contenuta nel comunicato che il legale del Dr. Esposito aveva fatto pervenire a Rete Quattro ed alla redazione di Quarta Repubblica – comunicato del tutto ignorato – ma era apparsa, alcuni giorni prima, su numerosi quotidiani che davano conto della querela del Dr. Esposito e della pendenza del procedimento penale".

Grieco: "Dichiarazioni del giudice Franco? Una falsità"  

Inoltre, segnala ancora Grieco, "nel corso della trasmissione il conduttore ha affermato che 'dalla corte di appello di Milano erano arrivati in Cassazione le carte con la scritta urgentissimo e che dice che la prescrizione matura il 01.08'". Ma, ribatte il legale, "se fosse stata mostrata tutta la copertina, come correttezza avrebbe imposto, i telespettatori avrebbero avuto modo di notare che nella parte alta della copertina era scritto a caratteri cubitali Corte suprema di Cassazione e che, in altra parte della copertina, vi era l’annotazione proveniente dal magistrato dell’ufficio preliminare dei ricorsi della Terza Sezione Penale della Corte (quella di Amedeo Franco) del provvedimento: “Alla sezione feriale considerato il termine di prescrizione” (provvedimento poi ribadito su apposito modulo dal magistrato della Terza sezione Luca Ramacci che, dopo aver ribadito “urgentissimo”, “dispone l’assegnazione del procedimento alla Sez. Feriale considerati i termini di prescrizione, 01.08.2013)". Ciò, secondo l'avvocato, "avrebbe fatto comprendere ai telespettatori che il processo venne innanzitutto assegnato, come di regola, alla competente sezione (la Terza, quella di Franco); e che fu tale sezione ad 'assegnare' il procedimento 'alla Sezione Feriale considerato il termine di prescrizione'”. Inoltre, secondo Grieco, avrebbe dimostrato, "la falsità" di quanto il giudice Franco disse nel suo colloquio del 2014 con Berlusconi, la cui registrazione è circolata in questi giorni.