Cronache

Caso Ferragni-Balocco, la Guardia di Finanza acquisirà le carte dell'Antitrust

di Redazione

La Gdf di Milano indaga sulla pubblicità del pandoro. Gli accertamenti dopo gli esposti per truffa nei confronti dei consumatori

Caso Ferragni-Balocco: la Guardia di Finanza di Milano è al lavoro sull'indagine del pandoro. Al momento non vi sono indagati

Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf (Guardia di Finanza) di Milano, su delega della Procura, è già al lavoro sull'indagine con al centro il caso che ha coinvolto Chiara Ferragni e l'azienda Balocco per la pubblicità del pandoro. Lo riporta l'Ansa.

Nei prossimi giorni, da quanto si apprende, le Fiamme Gialle si recheranno negli uffici della Antitrust per raccogliere i documenti necessari per accertare eventuali irregolarità. L'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, è al momento senza indagati e senza titolo di reato, ed è stata aperta dopo il deposito di un esposto da parte del Codacons e di Assourt. 

Gli accertamenti al momento, riguarderanno i contenuti dell'esposto per truffa nei confronti "di una pluralità di individui", ossia i consumatori, come hanno scritto le associazioni. Non è escluso, però , che poi si possano allargare anche alla vicenda simile della pubblicità delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi.

Il Codacons e Assourt hanno depositato l'esposto in 104 Procure e quella di Milano è stata la prima ad aprire un fascicolo, a quanto risulta. Come primo passo le Fiamme Gialle si recheranno, entro la fine anno, all'Antitrust per raccogliere i documenti relativi all'istruttoria che si è conclusa nei giorni scorsi con una maxi multa per pratica commerciale scorretta sui pandori dell'azienda a edizione limitata griffati Ferragni. Oltre un milione la sanzione per due società riconducibili alla nota influencer e 420mila euro per i produttori del dolce natalizio. 

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