Centro massaggi cinese a luci rosse, prostituzione: arresti e denunce
Massaggi a luci rosse, chiuso locale gestito da cinesi. Blitz dei carabinieri. CENTRO MASSAGGI CHIUSO
CENTRO MASSAGGI sequestrato ad Alghero. Era gestito da due cinesi, un uomo e una donna che vivono nel Nord Italia, che sono stati denunciati alla Procura di Sassari con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Dopo un anno di controlli, appostamenti e pedinamenti, i militari hanno accertato che all'interno del locale venivano concesse prestazioni sessuali rapide e a buon mercato, dai 30 ai 50 euro. Il giro d'affari era notevole: i clienti accertati erano almeno venti al giorno. Tra loro, anche un quindicenne e alcuni altri minorenni. Sara' il sostituto procuratore Corinna Carrara, titolare dell'inchiesta, a stabilire eventuali misure cautelari a carico dei titolari del centro Massaggi e delle donne, almeno otto, che operavano al suo interno. Per gli investigatori, il locale algherese farebbe parte di una grande catena della prostituzione con diverse sedi in tutta Italia.
CENTRO MASSAGGI A MONZA. Prostituzione: 5 arresti, tre le maitresse - Gli arresti, tre in carcere e due ai domiciliari, sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza a Milano, Perugia, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese (Milano) in base a un'ordinanza del Gip di Monza su richiesta del pm Alessandro Pepe', a conclusione di un'indagine durata oltre un anno. Nicola Colicchio, agente milanese sospeso per altra causa durante le indagini, e' accusato di aver badato alla "gestione ordinaria" del centro e alla pubblicita' dei "servizi" su siti web hot insieme a Domenico Papaleo. I due uomini, a cui era formalmente intestato il centro massaggi, sono stati arrestati ed accompagnati in carcere insieme a Linchun Wang, 56enne cinese formale intestataria della licenza del centro, alla quale si sono alternate Rosa Maria Gargiulo e Leticia Mello. Le tre donne, a turno, avrebbero badato al reclutamento e alla gestione delle ragazze (tutte straniere di origine asiatica), costrette a vivere all'interno dell'attivita' commerciale.