Cronache
Chiacchiere sul vuoto occidentale con un clochard esistenzialista
Scambio casuale e dialettico, senza sofismi né prevaricazioni, con un clochard di Milano
Sarcasmo per l’insignificante leadership della dirigenza europea. La baronessa von der Leyen dichiarando che Putin mette a rischio il futuro della Russia denota una gran pochezza politica pari a quella di molti suoi Commissari: primo fra tutti, il tenero Josep Borrell Alto - (non si comprende la pomposità del titolo) Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza- paragonabile ad un modesto, molto modesto, funzionario NATO.
E poi il nostro Governo nato gravemente deficitario con il Presidente del Consiglio, impegnato in roboanti annunci, si adopera come tirocinante di Draghi, ancella americana-europeista, non in grado di avvertire che la strategia della NATO ha contribuito ad accelerare il tramonto politico, la collocazione internazionale e la realizzazione di un’autonoma difesa dell’Europa. Avevamo creduto che il nuovo dovesse nascere dall’antico e che l’Europa avrebbe potuto ripercorrere il cammino di Carlo Magno di Gregorio VII, di Adenauer, ci ritroviamo, invece, con la baronessa, Macron e la Meloni.
Insomma, un ragionamento a due voci coincidenti, che con l’andar del tempo si è avvicinato a riflessioni sul futuro dell’Umanità, sulle criticità non dette appannaggio di circoli ristretti nostri benefattori intellettuali e interessati architetti del vivere futuro. Il transumanesimo e il postumanesimo, suo sostrato filosofico, individuano nell’avanzamento tecnico, farmaceutico e scientifico la chiave di volta per la modifica biologica del corpo umano, reso più efficiente superando invecchiamento, malattie e, perché no? La morte.