Cronache

Cina, il Copasir indaga sulle bodycam di Pechino per la polizia italiana

Di Redazione Cronache

Anche Piantedosi mette nel mirino le camere acquistate per un test dall'allora governo Conte

Bodycam cinesi per la polizia italiano, faro del Copasir

Giorgia Meloni ha detto da Washington che vuole preservare i rapporti con la Cina, ma intanto in Italia il Copasir mette sotto i riflettori le bodycam destinate ai poliziotti del nostro paese e arrivate proprio da Pechino. Secondo il Corriere della Sera, "le bodycam — è scritto nel report dell’intelligence — sono «cinesi» e «hanno bisogno di un software esterno per la gestione dei dati». L’informazione è giunta a rappresentanti del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica e soprattutto al ministro dell’Interno, che —secondo fonti autorevoli— ha subito chiesto dettagli al Dipartimento di pubblica sicurezza".

Come aggiunge il Corriere, "tutto si è svolto nella più assoluta correttezza. La strumentazione è stata acquisita dopo una gara avvenuta nel 2020, ai tempi del governo giallorosso di Giuseppe Conte: a vincerla è stato un consorzio di aziende di cui è capofila la Accenture, multinazionale che opera nel settore della consulenza strategica e dell’esternalizzazione".

Ma secondo quanto scrive Francesco Verderami, "l’intelligence ha individuato in una società italiana legami «con la Cina» e nella nota suggerisce in prospettiva di «scegliere telecamere di provenienza europea o americana» che «possano essere collegate anche con altri dispositivi a disposizione delle forze dell’ordine»". Pur sembrando tutto regolare, pare che Copasir e governo vogliano andare a fondo anche perché le collaborazioni in campo tecnologico sono sempre più attenzionate da Stati Uniti e occidente, in particolare quando si tratta di Cina.