Cronache

Consip, campi container per sfollati in ogni regione: 266 mln per i senza casa

La Consip ha bandito un gara per cerare campi di accoglienza per sfollati. Serviranno in caso di terremoti, inondazioni. Scenario da film catastrofico

Terremoti, frane, inondazioni e forse anche un piano segreto forse per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, qualora la crisi sanitaria dovesse generare gruppi di persone senza casa. In gran segreto, lo scorso 24 marzo la Consip ha bandito un accordo quadro per l'allestimento di campi container in tutta Italia, completi di moduli dormitorio, lavanderia, cucina e uffici e dotati persino di biancheria pronta all'uso.

Come se la fine del mondo fosse ormai prossima, il Governo tramite la Protezione Civile, ha affidato alla Consip l'ordine di attuare un piano mai visto in Italia per allestire in ogni regione, un campo container per un importo totale di 266 milioni di euro. Nel capitolato dell'accordo quadro valido 4 anni, non si spiega per quale tipo di emergenza l'Italia intende dotarsi di “campi per sfollati” ma si fa riferimento a un sistema di piccoli centri “per assicurare un’accoglienza temporanea per coloro che, a seguito di un evento emergenziale hanno dovuto abbandonare la propria abitazione”.

La super gara con la quale si cercano aziende in grado di assicurare la tempestiva fornitura in caso di emergenza nazionale dei “campi”, è una specie di elastico dove si prevedono persino le dimensioni di ciascuna unità container a seconda della tipologia e prevede persino formati “big” in grado di ospitare interi nuclei familiari. La procedura prevede che Regione Comuni nei quali si verificheranno eventuali emergenze, individuino specifiche aree che resteranno vincolate dove allestire i campi che potranno crescere in base al numero delle persone che rimarranno senza casa. Due le tipologie di campi: il “campo standard” in gradi di ospitare 42 persone e un campo “ad uso ufficio” per 25 persone. Nel caso in cui l'evento drammatico dovesse verificarsi in “zona rurale”, la localizzazione dovrà essere scelta in modo da permettere agli allevatori di poter continuare la loro attività.

E per garantire l'efficienza della fornitura, le aziende che si aggiudicheranno l'accordo quadro dovranno effettuare una volta l'anno addirittura a simulazioni virtuali, per garantire la velocità di “creazione del campo” e dei servizi: dall'energia elettrica sino al sistema fognario.

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