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Cronache
Ancona, identificato ragazzo dello spray. Carabinieri: staccati 600 biglietti

Strage discoteca: pool investigatori prepara primi indagati

C'e' un pool investigativo che fin dalla mattinata di sabato lavora per ricostruire le responsabilita' per la tragica ressa nel 'Lanterna Azzurra Clubbing' di Corinaldo, in cui sono morte sei persone. Ne fanno parte il procuratore generale, Sergio Sottani, il capo della procura dorica, Monica Garulli, e il sostituto Paolo Gubinelli, con i quali opera il procuratore dei minori, Giovanna Lebboroni. Nella mattinata di domani e' prevista un punto stampa in procura: un segnale che l'inchiesta sta prendendo una direzione precisa e un passaggio necessario anche per fare chiarezza rispetto alle indiscrezioni che si rincorrono da ieri, soprattutto a proposito di chi, all'interno del locale, ha utilizzato lo spray urticante che ha scatenato il panico tra i presenti e la fuga di centinaia di persone verso l'esterno. Le testimonianze raccolte finora puntano su un minorenne della provincia di Ancona, che in alcune immagini compare con un cappellino in testa e il volto coperto da una mascherina: sarebbe salito su un cubo per spruzzare una sostanza che ha reso l'aria irrespirabile, ma potrebbe non aver agito da solo. Gli investigatori sono prudenti visto che rischia la pesante accusa di omicidio preterintenzionale e, al momento, sono alla ricerca di riscontri piu' precisi prima di ascoltarlo come 'persona informata dei fatti' per poi intraprendere eventuali passi ufficiali.

Parallela all'indagine sulle responsabilita' di chi ha scatenato la calca mortale, va avanti quella sulla sicurezza del locale dove si doveva esibire il trapper Sfera Ebbasta. Carabinieri e vigili del fuoco sono al lavoro anche oggi ed e' presumibile che gia' nelle prossime ore si possano concretizzare le prime iscrizioni, sia pure tecniche, nel registro degli indagati: si tratterebbe dei due imprenditori proprietari e l'amministratore unico della societa' che gestisce il 'Lanterna Azzurra Clubbing', che sono stati gia' ascoltati ieri dai carabinieri. I militari hanno fatto chiarezza anche sul numero di biglietti per l'evento effettivamente staccati: sono 600 rispetto all'omologazione per 469 persone della sala principale e ai circa 1.600 complessivi che erano stati messi in vendita. Anche su questo fronte, video e fotografie in possesso dei presenti diventeranno decisivi per capire quanta gente fosse effettivamente presente all'interno della sala principale nel momento in cui si e' scatenato il panico. Gli investigatori, inoltre, stanno verificando l'esistenza dell'autorizzazione del comune per l'evento pubblico e la posizione del personale in servizio, in particolare quello dedicato alla sicurezza del locale. Ai vigili del fuoco, infine, spetta anche l'esame degli aspetti strutturali del locale, a partire dalla conformita' delle uscite di sicurezza - che si sarebbero aperte regolarmente - e quella delle balaustre presenti ai lati della piattaforma esterna a una delle uscite, dove si sono indirizzati la maggior parte dei presenti e il cui crollo improvviso ha causato morti e feriti.  

Strage discoteca: carabinieri, da matrici staccati 600 biglietti

"Posso dire che i primi accertamenti abbiano escluso che siano stati venduti tanti biglietti (1.400 ndr), ma che c'era una disponibilita' di 1.600 tagliandi e dalle matrici risultano staccati circa 600 unita'". Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza, rispondendo a una domanda sulle presenze effettive all'interno del 'Lanterna Azzurra Clubbing' di Corinaldo, dove sono morte 6 persone e 7 versano ancora in gravissime condizioni. Il locale ha una capienza massima di 871 persone in tre sale e quella utilizzata per ospitare la performance del trapper Sfera Ebbasta puo' ospitare fino a 470 spettatori.

Corinaldo, identificato un minore. Testimoni: "Ha spruzzato lo spray urticante"

Si sta stringendo il cerchio investigativo intorno alla persona che ha creato il panico all'interno della discoteca 'Lanterna Azzurra Clubbing', scatenando la ressa in cui sono morte 6 persone e una sessantina sono rimaste ferite. Gli investigatori stanno valutando in queste ore la posizione di un minorenne, residente in provincia di Ancona, che alcune secondo le testimonianze, avrebbe spruzzato uno spray urticante all'interno della discoteca Lanterna Azzurra, provocando il panico che ha poi portato alla morte di sei persone. Una bomboletta spray e' stata ritrovata all'interno del locale ed e' al vaglio del Ris. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, il giovane sara' sentito quanto prima dal procuratore dei minori Giovanna Lebbroni, che conduce le indagini con il collega Paolo Gubinelli. Le testimonianze dirette dei feriti, confermate da uno dei soccorritori che hanno operato nell'emergenza di ieri, e i video registrati da coloro che erano all'interno del locale, hanno portato gli inquirenti a dare un volto e un nome al presunto autore. Tuttavia, trattandosi di un minorenne, che rischia di essere accusato di omicidio colposo plurimo, la Procura procede con estrema cautela. Anche in queste ore sono in corso, all'interno e all'esterno del 'Lanterna Azzurra Clubbing' i rilievi degli esperti della scientifica dei carabinieri.

Secondo quanto si apprende, il ragazzino - che è residente nella provincia - è stato identificato sulla base delle testimonianze e non sarebbe stato ancora sentito dalla Procura dei Minorenni. Subito dopo la tragedia si era parlato di una persona, incappucciata, che sarebbe salita su un cubo e avrebbe spruzzato una sostanza che aveva reso l'aria irrespirabile. Sulle chat tra i ragazzi in discoteca era anche circolata una foto la cui autenticità, però, non si era potuta confermare. Intanto le indagini proseguono anche per accertare se le misure di sicurezza fossero state rispettate.

"Stiamo facendo accertamenti su una serie di persone indicate dai testimoni: parlare oggi di una persona in particolare e' prematuro", ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano conferma sul ragazzo individuato come il possibile responsabile del panico che si e' scatenato nella sala dove si doveva esibire il trapper Sfera Ebbasta. "Abbiamo a disposizione testimonianze indirette che vanno approfondite", ha detto Carrozza, che ha rimandato le notizie sullo sviluppo delle indagini a domani, quando e' in programma una conferenza stampa in procura ad Ancona. Un segnale, quest'ultimo, che l'indagine per la strage di Corinaldo ha preso una strada definita. Il comandante ha anche confermato che "ne' all'interno ne' all'esterno del locale ci sono telecamere" e ha invitato chi era dentro la discoteca di mettersi in contatto con i carabinieri "per consegnare video e foto che potrebbero essere utili alle indagini". Gli uomini dell'arma hanno ascoltato ieri circa 80 persone e altrettante verranno ascoltate oggi. Tra queste anche i soccorritori "per capire - ha concluso il comandante Carrozza -dove sono state recuperate le salme e i feriti".

Strage discoteca: tenuti in coma farmacologico i 7 in pericolo vita

I sette giovani pazienti, ricoverati all'ospedale regionale di Torrette, dopo la tragedia avvenuta nella discoteca di Corinaldo, "sono tutti in pericolo di vita e in prognosi riservata": lo fa sapere il professor Abele Donati, primario della clinica di rianimazione. "Sono tenuti in coma farmacologico - ha aggiunto - e hanno riportato anche lesioni da asfissia, anche se e' presto per dire se ci sono anche lesioni cerebrali". Tutti hanno riportato trauma cranici e/o toracici. I feriti della notte scorsa sono complessivamente 59 e presentano traumi da schiacciamento. 

Strage discoteca: insulti su Facebook, club chiude pagina su social

Il profilo su Facebook del 'Lanterna Azzurra Clubbing' e' stato chiuso da questo pomeriggio, per gli insulti 'postati' da decine di utenti della rete. Gli internauti lamentavano soprattutto il mancato rispetto delle norme di sicurezza, cosa che e' anche oggetto delle indagini avviate dalla procura della Repubblica di Ancona. Ieri mattina sulla pagina social era comparsa una copertina completamente nera in segno di lutto per le sei vittime, cinque minorenni e una giovane mamma, travolti all'uscita del locale da decine di persone che cercavano di uscire dal locale. Poi e' arrivata la decisione di far scomparire la pagina. 

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