Cronache

Coronavirus, 165 bengalesi respinti per "motivi sanitari"

Stop al Bangladesh, appello Speranza a Ue

Nuove misure, rigorose e condivise, per gli arrivi dalle aree extra Schengen ed extra Ue. A lanciare l'appello ai partner europei e' il ministro della Salute, Roberto Speranza, con una lettera inviata al commissario Ue alla Salute e alla Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, e al ministro della Salute tedesco, Jens Spahn. L'invito e' quello di "delineare insieme" nuove "rigorose misure cautelative" perche', scrive Speranza, seppur nell'ambito di una "situazione epidemiologica complessivamente favorevole, anche in Italia si e' verificata nelle ultime due settimane l'insorgenza di diversi focolai di contagio da Covid-19, innescati spesso da persone provenienti da paesi terzi". Quindi, esorta: "Oggi piu' che mai serve una politica comune nella gestione dell'emergenza". A destare preoccupazione sono stati gli episodi di contagio legati a cittadini della comunita' bengalese a Roma, casi che si sono ripetuti e che hanno portato alla decisione - adottata ieri 7 luglio - di sospendere per una settimana tutti i voli provenienti da Dacca, la capitale del Bangladesh. Uno stop deciso dal ministro della Salute e da quello degli Esteri, Luigi Di Maio, per motivi di sicurezza sanitaria.

Ma evidentemente non basta sospendere i voli diretti dal Bangladesh se si considera che, soltanto oggi, negli aeroporti di Fiumicino e di Malpensa, sono stati bloccati due voli che provenivano da citta' diverse da Dacca (entrambi arrivati da Doha, capitale del Qatar) ma che avendo fatto scalo nel Bangladesh naturalmente hanno imbarcato centinaia di bengalesi. Da qui, la decisione di bloccarli a bordo degli aerei - 125 a Roma, 40 a Milano - e di rimpatriarli poche ore dopo, con gli stessi velivoli. Mentre per tutti gli altri passeggeri, di nazionalita' diverse, l'obbligo di fare gli opportuni accertamenti medici in aeroporto con i tamponi e poi i 14 giorni di quarantena domiciliare. Tra l'altro, sul fronte dei voli 'indiretti', l'assessore alla Sanita' della Regione Lazio nonche' responsabile dell'Unita' di crisi Covid-19 della Regione, Alessio D'Amato, ha sollecitato l'Enac a emettere "una indicazione operativa chiara alle linee aeree affinche' non imbarchino, per il tempo stabilito dalla massima autorita' sanitaria del Paese, questi passeggeri". Prima ancora della decisione di sospendere i voli diretti da Dacca, la Regione Lazio il 6 luglio aveva emesso un'ordinanza per aumentare i controlli sui voli speciali provenienti da quella zona, stabilendo che i bengalesi venissero sottoposti, al loro arrivo, al test sierologico e a quello molecolare, per verificare tempestivamente l'eventuale positivita' e limitare cosi' la circolazione del virus. Inoltre - sempre secondo quanto si legge nell'ordinanza - l'attivita' di esecuzione dei test viene condotta dalla Asl RM3, territorialmente competente, avvalendosi anche della collaborazione delle Uscar. Inoltre, e' previsto che la Asl sia tenuta ad assicurare, "nelle more dello svolgimento dei test e in mancanza di adeguata idoneita' alloggiativa utile ad osservare l'isolamento fiduciario, che le persone siano ospitate presso idonea struttura ricettiva, anche alberghiera, garantendo l'isolamento per il tracciamento necessario". Oggi intanto nel Lazio sono stati registrati 14 casi e l'assessore D'Amato, ha messo in evidenza che "9 dei 14 nuovi casi sono di 'importazione' e di questi, 7 hanno un link con viaggiatori di rientro dal Bangladesh con voli gia' attenzionati".

Coronavirus: volo Qatar, 97 tamponi; ripartiti i non autorizzati 

A quanto si apprende, sono stati 97 i tamponi eseguiti sui passeggeri autorizzati a sbarcare del volo partito dal Qatar e atterrato oggi all'aeroporto di Fiumicino. Gli altri 125 passeggeri, non autorizzati a scendere dal velivolo perche' provenienti dal Bangladesh, sarebbero gia' ripartiti. Per i 97 sbarcati, il cui esito del tampone sara' conosciuto nelle prossime ore, e' comunque prevista una quarantena domiciliare.