Cronache

Coronavirus, Codogno: polmoniti anomale già a metà gennaio

La task force che studia la malattia in Italia. Vacilla anche l'ipotesi che l'uomo 38enne di Codogno sia effettivamente il paziente 1

Coronavirus, polmoniti anomale già a metà gennaio

Il focolaio italiano del coronavirus covava sotto la cenere "almeno dalla metà di gennaio". Da questa conclusione si trova "ormai ad un passo" la task force di epidemiologi, ricercatori, forze dell'ordine e inquirenti a lavoro a Milano e dentro le zone rosse del contagio. Grazie alla genetica - scrive Repubblica - poche conferme separano ormai gli scienziati anche dalla loro ricostruzione del nesso tra "Il principale epicentro dell'epidemia". La task force che studia la malattia in Italia "Così è nato il focolaio in Lombardia". Vacilla anche l'ipotesi che l'uomo 38enne di Codogno sia effettivamente il paziente 1.

Dopo l'esplosione della malattia - prosegue Repubblica - i sanitari hanno ricollegato tra loro decine di pazienti, non solo anziani che da metà gennaio "sono stati colpiti da strane polmoniti, febbri altissime e sindromi influenzali associate ad inspiegabili complicanze".