Cronache
Coronavirus, immunità dalle cellule T non dagli anticorpi.Molti più contagiati
Una ricerca svedese ribalta il concetto dei test sierologici: "Non sono l'unica spia". Molte più persone sono state contagiate
Coronavirus: l'immunità dalle cellule T non dagli anticorpi. Molti più contagi
L'emergenza Coronavirus non è finita in Italia, ma in attesa di un vaccino efficace, le ipotesi più accreditate parlano di un anno di tempo per averne uno attendibie, dalla Svezia arriva una novità destinata a scombinare ancora una volta le carte in tavola. "L'immunità si puo verificare anche senza gli anticorpi, ma è mediata da cellule T". Questo significa - si legge sul Corriere della Sera - che neanche i test sierologici sono la soluzione per accertare se ci sia stato o meno il contagio. Secondo i ricercatori del Karolinska Institutet e Karolinska University Hospital di Stoccolma significa che forse più soggetti nella popolazione hanno sviluppato immunità al Sars-CoV-2 rispetto a quanto suggerito dai test anticorpali.
I linfociti T sono un tipo di globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infette da virus e sono parte essenziale del sistema immunitario. I risultati dello studio (non ancora pubblicato ma anticipato online) indicano che le persone che sviluppano l’immunità delle cellule T sono circa il doppio di chi sviluppa anticorpi. Gli scienziati hanno osservato l’immunità delle cellule T non solo nei malati di Covid-19 positivi al tampone, ma anche in molti dei familiari asintomatici esposti al contagio. «È uno studio molto importante - spiega il professor Alberto Mantovani, direttore dell'Humanitas di Rozzano - ci ricorda che gli anticorpi sono solo una manifestazione della risposta immunitaria, ma il cuore della risposta adattativa, quella che viene dopo la “prima linea” di difesa, sono le cellule T".