Cronache
Coronavirus, ipotesi drastica per le scuole: chiusura fino a settembre
Coronavirus, Azzolina: "Anno scolastico salvo in qualsiasi caso"
Coronavirus, ipotesi drastica per le scuole: chiusura direttamente fino a settembre
"L'anno scolastico sara' salvo in qualsiasi caso. Gli studenti non devono pagare l'emergenza che il Paese sta vivendo". Lo ha ribadito a "Radio anch'io" su Radioraiuno la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Stiamo valutando tutti i possibili scenari - assicura - ma saranno le autorita' sanitarie a dirci quando i nostri studenti potranno tornare nelle scuole in sicurezza".
Le ipotesi che si stanno valutando per scuole e università sono principalmente due: rinvio breve fino al 19 aprile o riapertura il 3 maggio, quest'ultima l'ipotesi che al momento sembra più probabile. Ma al Miur si stanno preparando anche al caso estremo che l’anno scolastico debba terminare senza che gli studenti tornino in classe. Per questo la didattica digitale di questi giorni vale come le lezioni tradizionali: i professori devono andare avanti col programma e valutare gli studenti per quello che fanno in questo periodo. Azzolina per ora esclude l’allungamento delle lezioni a giugno. Per la Maturità ribadisce che l’esame "si adatterà" e che sta mettendo a punto una versione più leggera.
Coronavirus, Azzolina: "Gli studenti ci chiedono esame maturità serio"
"Stiamo valutando i diversi scenari in relazione al possibile ritorno degli studenti nelle scuole: al momento non posso dire come sarà l'esame di maturità, dipende dalle prossime settimane ma il ministero si sta preparando a tutte le eventualità. Sono gli stessi studenti a chiederci un esame serio, che ovviamente tenga in considerazione gli apprendimenti di questo periodo - e ha aggiunto - non abbiamo ancora parlato di commissioni interne o esterne - spiega Azzolina - ma la parola 'semplificato' non mi piace perchè significherebbe in qualche modo sminuire quello che gli studenti stanno facendo in questi giorni".
Coronavirus, Azzolina: "Monitoriamo la situazione informatica delle scuole"
Sul fronte della didattica a distanza, "siamo assolutamente consapevoli delle diseguaglianze" che esistono tra le diverse realtà del Paese: "non è un caso che nel decreto 'cura Italia' ho insistito perchè ci fossero 85 milioni di euro da dedicare a pc e tablet". Ad affermarlo sempre a "Radio anch'io" è la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Al ministero stiamo preparando un decreto, che sarà pronto a giorni, per ripartire queste risorse - continua la ministra - Stiamo facendo un monitoraggio della situazione informatica delle scuole: abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici di farci sapere ad esempio quali sono gli studenti più in difficoltà, anche dal punto di vista economico, perchè a quelli meno abbienti come impone la Costituzione va garantito il diritto all'istruzione, in questo caso la didattica a distanza".
"Sicuramente la situazione è variegata - ricorda Lucia Azzolina - ci sono realtà dove la didattica a distanza funziona benissimo, con professori già preparati, ed altre in cui i professori si stanno formando. C'è un grandissimo sforzo della classe docente, ma non va dimenticato che la didattica a distanza non è solo una modalità di apprendimento ma anche la voce rassicurante del professore in un momento di emergenza in cui gli studenti ne hanno bisogno".