Cronache
Coronavirus, l'app cambia nome e non dirà dove andiamo ma solo chi incontriamo
Arrivato nella notte il decreto, corsa contro il tempo per i primi test dal 18 maggio
Coronavirus, l'app cambia nome e non dirà dove andiamo ma solo chi incontriamo
L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta, ma ormai la "fase 2" annunciata dal governo costringe ad un'accelerata su tutti i fronti. Uno degli strumenti necessari è l'app per la mappatura dei contagi. Nella notte l'esecutivo ha firmato il decreto per l'entrata in vigore. Ma è corsa contro il tempo per fare in modo che possa essere testata a partire dal 18 maggio, e anche sul nome con il quale sarà conosciuta ci sarà da lavorare, "Immuni" non sembra quello giusto. Nessun obbligo di scaricarla e nessuna limitazione per chi non lo farà, come pure si era pensato di fare a un certo punto per spingere in alto la percentuale di adesioni.
Nessun braccialetto - si legge sul Corriere della Sera - per arruolare alla causa chi non ha uno smartphone, in sostanza le persone anziane, che in media sono meno tecnologiche ma anche più vulnerabili davanti al virus. E, soprattutto, la garanzia che i dati saranno usati solo per avere un’arma in più contro il Coronavirus, non per altri fini, e che saranno tutti distrutti quando finalmente saremo fuori dall’emergenza. È l’articolo sei del decreto legge approvato nella notte dal consiglio dei ministri, l’ennesimo in videoconferenza, a stabilire le regole fondamentali di Immuni.
Sul tavolo c’è anche il nome: il dicastero di Paola Pisano ha affidato a Paolo Iabichino, ex direttore creativo esecutivo di Ogilvy Italia e fondatore dell’osservatorio CivicBrands, la selezione di un’alternativa a «Immuni», che mal rappresenterebbe la missione di avvisare chi è stato a contatto con un infetto.
Ma, prima che Immuni compaia sui display dei nostri cellulari, scaricabile gratis, serve un altro passaggio. Sempre il Garante della privacy - spiega il Corriere - dovrà dare il via libera alla normativa tecnica che scenderà nei dettagli dell’applicazione. Una valutazione d’impatto, tecnicamente si chiama così, che dovrebbe arrivare la prossima settimana.