Cronache

Coronavirus, non manca solo l'app Immuni, ma anche 6000 tracer per monitorare

Serve una persona ogni 10 mila abitanti per rendere efficace il servizio di tracciamento, devono seguire percorsi e contatti dei positivi al virus

Coronavirus, non manca solo l'app Immuni, ma anche 6000 tracer per monitorare

L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. La fase 2 è iniziata, ma adesso sarà fondamenale anche il monitoraggio dei positivi. Per questo è necessario che venga attivata la app Immuni, ma questo non è l'unico problema. Manca anche - si legge sul Corriere della Sera - lo schieramento di persone dedicate in modo specifico al tracciamento dei contatti manuale e alla gestione delle sentenze emesse dall’app, che avverrà tramite un call center. L’Italia è indietro ma non siamo l’unico Paese alla finestra: il Regno Unito non ha ancora lanciato la sua app, ma ha reclutato 21 mila persone. In Francia, dove il sistema digitale è in preparazione, si era parlato di 30 mila tracer. Negli Usa di 300 mila.

Con il decreto del 30 aprile, il ministero della Salute aveva fissato un numero «non inferiore a una persona ogni 10 mila abitanti». Sei mila risorse. Secondo una stima riportata al Corriere dagli organizzatori del corso di formazione e aggiornamento «Emergenza epidemiologica Covid-19: elementi per il contact tracing» dell’Istituto superiore di sanità, al momento sono ventimila gli operatori sanitari che possono essere coinvolti nell’attività di contact tracing. A livello nazionale non ci sono dati specifici sul reclutamento dei tracer, ma dal ministero della Salute comunicano 24.528 nuovi assunti, di cui 5.610 medici e 11.564 infermieri, da metà marzo al 15 maggio, molti dei quali sono destinati ai dipartimenti di prevenzione.