Cronache

Coronavirus: Oms, Europa 26.000 casi al giorno è il 17% mondo

Coronavirus: Oms, in Europa 40.000 casi in piu' che a giugno

Coronavirus: Oms, Europa 26.000 casi al giorno e' il 17% mondo

"Ogni giorno la Regione Europea segnala ogni giorno una media di oltre 26.000 nuovi casi di coronavirus", lo ha detto il direttore Oms per l'Europa Hans Kluge, secondo il quale ora l'epicentro della pandemia e' in America Latina e Caraibi e il continente europeo 'pesa' per il 17% dei casi. L'incremento delle ultime settimane "e' dovuto in parte all'allentamento delle misure sanitarie e sociali, dove le autorita' hanno allentato alcune delle restrizioni e la gente ha abbassato la guardia".

Coronavirus: Oms, in Europa 40.000 casi in piu' che a giugno

In agosto ricomincia a peggiorare la situazione della pandemia, lo ha detto il direttore dell'Oms per l'Europa Hans Kluge nel briefing di oggi. "Il rischio di rinascita non e' mai stato lontano. Negli ultimi due mesi, ogni settimana nella Regione sono stati registrati nuovi casi in costante aumento". "Ci sono stati 40.000 casi in piu' nella prima settimana di agosto, rispetto alla prima settimana di giugno, quando i casi erano al minimo"

CORONAVIRUS: OMS, CASI FRA 15-24ENNI DA 4,5% FINE FEBBRAIO A 15% META' LUGLIO

Direttore Ufficio regionale Europa, 'basso rischio non significa nessun rischio' Milano, 20 ago. (Adnkronos Salute) - "Secondo un recente studio, a livello globale, tra le persone di età compresa tra 15 e 24 anni, i casi di Covid-19 sono aumentati da un tasso del 4,5% alla fine di febbraio al 15% a metà luglio". A segnalarlo è stata l'OMS Europa oggi in conferenza stampa. "Basso rischio - sottolinea Hans Kluge, direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa - non significa nessun rischio".

CORONAVIRUS: OMS EUROPA A GIOVANI, DIFFONDETE DIVERTIMENTO NON VIRUS

Dg Kluge, 'nessuno è invincibile davanti a Covid-19' Milano, 20 ago. (Adnkronos Salute) - "Ai componenti più giovani della società diciamo: diffondete il divertimento, ma non diffondete il virus. Proteggete i vostri genitori e nonni". A rivolgersi ai ragazzi è stato Hans Kluge, direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa, oggi in conferenza stampa. "Nessun ragazzo vuole perdersi un'estate. Ma sono molto preoccupato che sempre più giovani siano annoverati tra i casi segnalati", sottolinea Kluge, che non manca però di dire riconoscere l'importanza dello sforzo richiesto. "Alle mie figlie, agli adolescenti di tutto il mondo, a tutti voi in che siete quel momento eccitante e avventuroso della vostra vita, grazie per i sacrifici che avete fatto per proteggere voi stessi e gli altri da Covid-19. I giovani sono in prima linea nella risposta e hanno un messaggio potente da trasmettere attraverso il loro comportamento e la loro comunicazione". Altro messaggio ribadito allo stesso tempo da Kluge è che "nessuno è invincibile" di fronte a Covid-19. "Sebbene i giovani abbiano meno probabilità di morire rispetto alle persone anziane, possono comunque essere colpiti molto seriamente. Questo virus colpisce gli organi di tutto il corpo, ma soprattutto i polmoni e il cuore, con alcune persone giovani e in forma, inclusi atleti di alto livello, che soffrono notevolmente". Il virus può essere "un tornado", e avere una "lunga coda".

 Altri messaggi chiave per la Regione Europea sono: "Quando apriamo la società, dobbiamo aprire le scuole". Ancora, una nota positiva: "Non si torna a febbraio - assicura Kluge - ora sappiamo come prendere di mira il virus, invece di prendere di mira la società. Siamo diventati più intelligenti". Ma serve l'impegno di tutti, avverte ricordando le misure cruciali anti contagio: "Sempre, sempre, lavatevi le mani; con qualsiasi segno di sintomi restate a casa e cercate di fare il test; evitate le folle e i gruppi numerosi, state lontano da bar affollati e grandi feste, incontratevi all'aperto piuttosto che al chiuso; mantenete una distanza di almeno 1 metro; indossate la mascherina in situazioni in cui si interagisce con altri. I giovani come tutti devono fare la loro parte per limitare le possibilità di diffusione del virus".