Cronache

Covid, Brusaferro: "Noi preparati". FdI: "Commissione d'inchiesta sul Conte 2"

Donzelli: "Se il M5s non ha nulla da nascondere vorrà collaborare". Preoccupa la chiusura degli hub vaccinali

Gli esperti rassicurano, ma intanto chiudono gli hub vaccinali. E Donzelli: "Fare chiarezza sul piano pandemico"

“Non abbiamo particolari motivi di allarme o preoccupazione perchè la situazione epidemiologica è piuttosto buona". Lo ha detto a Sky TG24, Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione al ministero alla Salute.   "Sembra - ha aggiunto - che la evoluzione di quella che ormai, diciamo, da noi è una sorta di endemia con delle piccole ondate di entità limitata, sembra essere sotto controllo, questo è chiaro. Sotto le feste dopo può esserci anche una ripresa delle infezioni, lo sappiamo, non parlo solo del Covid ma anche dell'influenza” ha concluso. La stessa cosa che sostiene anche Silvio Brusaferro dell'Istituto superiore di sanità, che in un'intervista al Corriere della Sera dice: "Non c’è ragione di preoccuparsi e di rinunciare a programmi di vacanze. Partite in tranquillità, con un occhio di riguardo per le persone anziane e i fragili che dovrebbero essere protetti con vaccino e uso di mascherina in situazioni di affollamento".

Continua Brusaferro al Corriere della Sera: "Non c’è segnale di nuove varianti capaci di destare timori, al momento. La rete di sorveglianza italiana, collegata a quella internazionale, sta rilevando sottotipi della variante Omicron, che circola in Italia da circa un anno. Niente di nuovo, finora, per noi. La rete funziona stabilmente e rappresenta uno dei principali strumenti di preparazione".

Ma Repubblica è meno ottimista: "Nel Paese che trema per la nuova ondata chiudono gli ultimi grandi hub vaccinali. Dismessi i centri maggiori, come i capannoni di Bologna e Prato. Da 3.000 si passa a 2.300 punti, soprattutto ambulatori L’immunizzazione va a rilento. E manca una campagna efficace per i 12 milioni di anziani e fragili ancora senza quarta dose", scrive il quotidiano. 

Nel frattempo, Giovanni Donzelli, fedelissimo di Giorgia Meloni, spiega in un'intervista a La Stampa la ragione della richiesta di una commissione d'inchiesta sul Covid: "Il parlamento ha il dovere di fare chiarezza su tutto e soprattutto su piano pandemico e le commesse di quei mesi. Dall’opposizione abbiamo chiesto molte volte di vedere i documenti, ma la trasparenza è mancata", in riferimento all'inizio della pandemia e al governo Conte bis. "Il Movimento 5 Stelle, se non ha nulla da nascondere, sono sicuro che vorrà collaborare".