Cronache

Csm, svelato il "metodo Amara". Spunta Casellati. Chat segrete, nomi in codice

Nelle carte dell'inchiesta c'è anche il nome della Presidente del Senato, tra i politici favoriti dall'avvocato. Tutti i nomi

Csm, svelato il "metodo Amara". Spunta Casellati. Chat segrete, nomi in codice

Nuovo scandalo nel Csm, svolta improvvisa nelle indagini. Finisce in carcere Piero Amara, l'ex avvocato dell'Eni, l'uomo che svelò l'esistenza della "Loggia Ungheria". Un sistema di corruzione basato sulla regola "per gli amici, i favori; per gli altri, la legge". C’è di tutto e di più - si legge sulla Stampa - nel nuovo filone dell’inchiesta della procura di Potenza sull’ex procuratore di Trani e Taranto Carlo Maria Capristo in combutta con l’avvocato siciliano Amara. Undici indagati, di cui quattro arrestati, due in carcere e due ai domiciliari. L’inchiesta di Potenza pennella un bozzetto del «metodo Amara» caratterizzato da «serialità e modalità spregiudicate». Adeschi un pm di provincia e ottieni da lui «lucrosi incarichi» per te, «benevoli trattamenti giudiziari» per i tuoi clienti, impunità e benefici per i tuoi amici a scapito dei loro nemici. In cambio, "con abile capacità organizzativa e manipolativa", metti a disposizione la tua "rete romana" per "soddisfarne le esigenze di carriera" nel mercato delle vacche del Csm.

Amara - prosegue la Stampa - garantisce un rapido e diretto accesso a «soggetti dotati di alte cariche istituzionali». Al Csm Luca Palamara (tramite «il faccendiere» Fabrizio Centofanti) e il sodale di Unicost Massimo Forciniti, la laica di sinistra Paola Balducci (avvocato, già assessore pugliese con Vendola, generosa ospite di cene ambite dai magistrati) e la laica di Forza Italia Elisabetta Casellati. In Parlamento Amara arriva a Luca Lotti (all’epoca con Renzi a Palazzo Chigi), Francesco Boccia (parlamentare pugliese, sarà ministro nel Conte bis), Denis Verdini (allora pilastro del governo Renzi e interessato alle nomine giudiziarie a Firenze, dov’era assai inguaiato).

L’inchiesta di Potenza - spiega La Stampa - è rilevante per diversi motivi. L’incrocio con altre indagini (Milano, Roma). Il coordinamento con altre Procure, Perugia in primis. Il metodo investigativo, che depotenzia le «mezze verità» di Amara e punta su riscontri esterni: intercettazioni, 80 testimoni, conti correnti. E chat, almeno quelle non criptate. Perché la rete comunicava sulla piattaforma Wickr con cancellazione automatica e nomi in codice: Escobar, Peter Pan, Zorro e Minchia.