Cronache

Cybercrime, i dati-choc su pedopornografia, terrorismo, truffe e cyberbullismo

Il report della Polizia Postale sull'anno 2022 contiene dati veramente allarmanti

Cybercrime, report Polizia Postale: meno casi di cyberbullismo, ma più minori denunciati

Cala il numero dei casi di cyberbullismo nel 2022 trattati dalla polizia Postale che sono in totale 323 contro i 458 del 2021. Secondo quanto emerge dal report sull'attività della Polizia Postale sono 17 i casi trattati con vittime minori di 9 anni contro i 27 del 2021, 87 quelli che hanno riguardato la fascia tra i 10 e i 13 anni, contro i 112 dell'anno precedente e sono 219 quelli che hanno riguardato i 14-17enni contro i 319 del 2021. Aumentano invece i minori denunciati per cyberbullismo che sono stati 128 nel 2022 contro i 117 del 2021.

Secondo la Polizia Postale il calo dei casi di cyberbullismo può essere interpretato 'come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, nelle strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete.

Cybercrime, report Polizia Postale: aumentano gli arresti e le indagini per pedopornografia

L’analisi dei dati relativi all’anno di riferimento ha confermato la lieve diminuzione dei casi trattati già evidenziata nella rilevazione di medio termine. La flessione negativa dei dati è stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali attivi nella protezione dei minori in rete. L’impegno profuso dalla Specialità si è concentrato nel reprimere episodi di particolare gravità, con l’effetto rilevabile di evidenziare un maggior numero di individui sottoposti a pene detentive.

Nell’ambito poi delle segnalazioni relative alla pubblicazione di contenuti pedopornografici su social network, si è evidenziato un fenomeno per il quale veniva intaccata la reputazione dei vari titolari di profili social attraverso la pubblicazione di materiale scabroso di natura pedopornografica con accessi abusivi massivi a profili privati di ignari cittadini e di persone dotate di rilevanza mediatica, politica o di altra natura.

La fine dell’emergenza sanitaria, con la progressiva ripresa delle attività nella direzione di un recupero della normalità, potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale, facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico su circuiti internazionali, che non ha però inciso sull’attività di contrasto. Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.