Cronache
Di Maio, parla il padre Antonio: "Responsabilità mia. Luigi non sapeva nulla"
Antonio Di Maio racconta come sono andate le cose: "Sono pronto a rispondere dei miei errori. Ma dovete lasciar stare la mia famiglia"
Antonio Di Maio difende il figlio Luigi e si assume la responsabilita' "degli errori" nella vicenda dei sequestri di alcuni beni sul terreno di sua proprieta'.
"Mio figlio - spiega in un'intervista al 'Corriere della Sera' - giustamente ha preso le distanze dagli errori che ho commesso. Non ha fatto nulla per favorirmi o nascondere fatti e ha fatto bene. E' una persona onesta".
"Hanno attaccato Luigi con una ferocia spropositata - aggiunge - Stanno cercando di colpirlo ma lui non ha la minima colpa. Non era a conoscenza di nulla. Le mie responsabilita' non possono ricadere sui miei figli".
Anche per quanto riguarda il pagamento 'in nero' di alcuni lavoratori, papa' Antonio si dice dispiaciuto e afferma di non averne mai parlato in famiglia. "Ho affrontato momenti difficili da solo, senxa parlarne coi miei familiari perche' non volevo si preoccupassero. Sono pronto a rispondere dei miei errori. Ma dovete lasciar stare la mia famiglia, i miei figli che non c'entrano nulla con tutto questo. Quando si commettono degli errori li si nasconde ai propri figli perché si ha paura che possano perdere la stima nei tuoi confronti. Io volevo che i miei figli fossero orgogliosi del loro papà. E ora non so se è così ed è la cosa che mi fa più male".
Infine anche sulla vicenda dell'ingresso nella societa' di Luigi quando era gia' in politica: "Tenevo molto a questa attivita'. Volevo lasciare qualcosa ai miei figli. Luigi non ha mai gestito questa azienda, ne era solo socio".