Cronache
Donne, raffica di richieste di aiuto dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin
Ragazze, madri, al Sud tante over 60. Molte telefonate dalle scuole
Quattrocento richieste di aiuto al giorno dopo la morte di Giulia
"Sempre di più le donne sono consapevoli e i centri antiviolenza hanno fatto grande emersione come antenne sul territorio. Noi di Differenza Donna gestiamo anche il 1522 e abbiamo una moltiplicazione di chiamate in arrivo. C’è stato un vero e proprio cambio di passo grazie alla famiglia di Giulia, alla voce che hanno restituito a Giulia e a quella che è una narrazione corretta della violenza maschile sulle donne e, quindi, di prendere parole, di avere il coraggio e di sapere a chi rivolgersi". A dirlo è la responsabile dell'area accoglienza di Differenza Donna, Cristina Ercoli, a margine dell'incontro, al Comando provinciale dell'Arma di Salerno, sul tema della 'violenza maschile contro le donne e gli strumenti di valutazione del rischio di recidiva della violenza'.
"I centri antiviolenza adesso - rileva Ercoli - ricevono tantissime ragazze, anche molto giovani, mamme e papà che chiedono, si informano, vogliono conoscere gli indicatori. E la modalità dei centri antiviolenza e delle case rifugio è sempre stata quella di lavorare in maniera interdisciplinare e interconnessa con tutto il territorio". Bisogna "fare rete sul territorio, attraverso le forze dell’ordine, la magistratura, i codici rosa presso le aziende ospedaliere, le scuole", conclude Ercoli, rimarcando che "è importante poter avere linee di finanziamento per non arrivare alla fine, ma anticipare e, quindi, sensibilizzare e informare sulla tematica".
Racconta Repubblica: "Chiamano madri in ansia per le figlie, ragazze giovanissime (soprattutto al Nord) che chiedono aiuto per sé o per le amiche ma anche tante donne over 60, soprattutto al Sud. Quattordicimila chiamate in cinque settimane, a fronte di poco più di 32.000 in tutto il 2022, una media di 400 al giorno, più del doppio di quelle che arrivavano prima. Insomma, il femminicidio di Giulia Cecchettin sembra davvero aver segnato uno spartiacque. Almeno nella consapevolezza: ma è ancora presto per verificare se al moltiplicarsi di richieste di aiuto e di informazioni seguiranno altrettante formalizzazioni di denunce".