Cronache

Droghe, stretta di Meloni e Salvini: "Bene punire, ma serve anche educare"

di Eleonora Perego

Il figlio del fondatore di San Patrignano ad Affari: "I giovani sono circondati da falsi modelli di successo. Serve punire ma anche educare"

In che senso “una via educativa”?

Nel momento in cui una persona, soprattutto giovane, utilizza la droga per “sballare” si pone un tema psicologico, spesso familiare ed educativo. Il fatto che quella persona non basti a se stesso, è un problema sociale. E la società dovrebbe porsi in termini più responsabili e attenti di quanto non abbiano fatto fino ad ora.

Sempre a “scaricare” la responsabilità sulle famiglie e insomma …

Assolutamente no, anzi: quello che dico è che ci sono migliaia di famiglie italiane completamente abbandonate a loro stesse dallo Stato, dalle istituzioni e dal sistema pubblico e sanitario avendo in casa un familiare tossicodipendente. Nuclei che vanno incontro a dolore, sofferenza e sacrificio senza avere minimamente un supporto dalla società.

Lo Stato deve assolutamente entrare in queste situazioni, tutte le agenzie e le scuole devono supportare le famiglie nel comprendere e svelare situazioni di dipendenza e disagio nascosto dai più giovani, che spesso deriva da modelli creati dagli strumenti tecnologici che inneggiano a disvalori sociali.

È quello che è successo nel caso di Casal Palocco e degli youtuber alla guida?

È probabile. Rispetto a vent’anni fa c’è una percezione del pericolo inesistente. C’è l’idea che la droga sia normalizzabile, che possa essere utilizzata senza che diventi un problema. Invece ogni fuga dalla realtà dovrebbe stimolare una riflessione più o meno profonda in chi lo fa. I social e non solo diffondono modelli di successo e di soldi "facili", con delle scorciatoie per arrivarci.

Sono modelli per cui la società non è preparata, non ha creato gli strumenti necessari per affrontare disvalori e gli eccessi delle conseguenze negative. Esiste uno strumento normativo, che prevede che un ragazzo colto in possesso di droga debba svolgere lavori socialmente utili. Ma questo strumento deve essere strutturato perché i giovani non lo vedano come una punizione.

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