Cronache

Eduardo De Filippo illumina Shakespeare: La Tempesta al Globe Theatre di Roma

Di Giuseppe Vatinno

La potenza e la particolarità del dialetto napoletano forniscono una nuova – suggestiva - dimensione all’opera di Shakespeare

La potenza e la particolarità del dialetto napoletano hanno fornito una nuova –suggestiva- dimensione all’opera di Shakespeare. Lo stesso Eduardo aveva spiegato la scelta, tra le tante possibili, de “La Tempesta”: “Sebbene sia stato trattato in modo indegno da suo fratello, dal re di Napoli e da Sebastiano, Prospero non cerca la vendetta bensì il loro pentimento. Quale insegnamento più attuale avrebbe potuto dare un artista all’uomo di oggi, che in nome di una religione o di un ideale ammazza e commette crudeltà inaudite, in una escalation che chissà dove lo porterà?”

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La rappresentazione ha coinvolto i numerosi spettatori dell’arena presentando il curioso “esperimento” di De Filippo che è stato a lungo applaudito anche durante la recita. Segnaliamo però la totale assenza di indicazioni per trovare l’arena dentro Villa Borghese e il volume dei microfoni degli attori decisamente troppo alto.

Attori e interpreti

Ariele:
Anna Bisciari
Ferdinando:
Jacopo Carta
Gonzalo:
Doriana Costanzo
Antonio:
Alessio Del Mastro
Calibano:
Vincenzo Grassi
Trinculo:
Federico Nardoni
Prospero:
Massimo Odierna
Alonso:
Eros Pascale
Stefano:
Fausto Peppe
Miranda:
Maria Vittoria Perillo
Sebastiano:
Marco Selvatico

Regia:
Andrea Lucchetta

Traduzione e adattamento:
Eduardo De Filippo

Musiche:
Elisabetta Serio

Costumi:
Nika Campisi

Disegno luci:
Umile Vainieri

Supervisione:
M° Arturo Cirillo

Scene:
Dario Gessati

Assistente alla regia:
Enrico Torzillo

Direttore di scena:
Javier Delle Monache

Sarta:
Forconi Valeria

Foto di scena:
Manuela GiustoProdotto da Politeama s.r.l. e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
Il programma potrebbe subire variazioni