Cronache

Eitan torna in Italia, mentre è a Tel Aviv la zia non lo fa vedere ai Peleg

Il bimbo per i prossimi sette giorni non potrà lasciare Israele in vista di un eventuale ricorso da parte dei nonni Peleg

Eitan Biran a Tel Aviv mentre aspetta di tornare in Italia, ma la zia affidataria Aya dopo la sentenza non lo fa più vedere ai Peleg

Da ieri sera, dopo la sentenza, Aya Biran non farebbe vedere il piccolo Eitan, il bimbo di sei anni unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, ai nonni materni. E’ questo l’ultimo risvolto della battaglia familiare per l’affidamento del bimbo, che secondo i nonni materni Peleg avrebbe dovuto rimanere a vivere in Israele, perché era lì che i suoi genitori volevano tornare a vivere e perché era il luogo naturale di residenza del piccolo.

Una fonte legale ha riferito che stamani il giudice israeliano ha emesso un provvedimento in cui intimava di far incontrare entro le 16 i Peleg con il bimbo, che in questa fase dovrebbe stare ancora con gli zii e i nonni in modo alternato. Il diktat del giudice sarebbe però stato ignorato ma il bimbo, riferisce sempre la stessa fonte, non sarebbe sparito, si troverebbe a Tel Aviv e dovrebbe incontrare a breve Gali Peri,la zia materna. Secondo i Peleg, la zia paterna Aya non ha a cuore gli interessi di Eitan. I Peleg dopo la sentenza hanno annunciato di essere pronti a dare battaglia e a fare ricorso. Per i prossimi sette giorni, tempo necessario per l'eventuale ricorso da parte del nonno materno Shmuel Peleg alla Corte Distrettuale di Tel Aviv, Eitan non potrà lasciare Israele. Trascorso questo tempo, ma solo in mancanza di eventuali provvedimenti contrari, il bambino potrà far rientro in Italia.

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