Eutanasia, proposta legge M5s: possibile anche a casa, ok obiezione coscienza - Affaritaliani.it

Cronache

Eutanasia, proposta legge M5s: possibile anche a casa, ok obiezione coscienza

Il Movimento 5 stelle ha presentato una proposta di legge sull'eutanasia

Eutanasia: pdl M5s, possibile anche a casa. Ok obiezione coscienza

Il Movimento 5 stelle ha presentato una proposta di legge sull'eutanasia. Terminate le audizioni nelle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera, ora si attende il deposito del testo base e si procedera' con l'avvio dell'esame nel merito. La proposta targata 5 stelle prevede la possibilita' di ricorrere al "suicidio medicalmente assistito e il trattamento eutanasico" purche' "il soggetto sia maggiore di eta', capace di intendere e di volere, affetto da una condizione clinica irreversibile, ovvero da una patologia a prognosi infausta che non sia di natura psichiatrica o psicologica, tale da procurargli sofferenze evidenti, insostenibili e irreversibili, puo' chiedere in modo inequivocabile e come espressione piena della propria libera autodeterminazione di sottoporsi al suicidio medicalmente assistito o al trattamento eutanasico".

Inoltre, "la richiesta deve essere espressione di una scelta libera, attuale e consapevole, ponderata e volontaria e deve essere rivolta al medico che ha in cura il paziente ovvero a un medico fiducia del paziente, nonche' al suo medico di medicina generale". Il testo pentastellato, a prima firma Sarli, dispone che "il suicidio medicalmente assistito e il trattamento eutanasico siano garantite dal Servizio sanitario nazionale in strutture adeguatamente attrezzate o, qualora le condizioni del paziente non lo consentano, anche presso il suo domicilio, nel rispetto della dignita' del paziente e senza provocare sofferenze". La proposta di legge inserisce "nei livelli essenziali di assistenza (LEA) tutte le prestazioni correlate alle procedure del suicidio medicalmente assistito e del trattamento eutanasico, escludendo qualsiasi forma di compartecipazione alla spesa da parte del paziente". Infine, e' riconosciuta e disciplinata l'obiezione di coscienza del personale sanitario ed esercente le attivita' ausiliarie; in ogni caso, le "strutture del Servizio sanitario nazionale sono tenute a garantire il rispetto della volonta' manifestata" dal paziente e "qualora tale diritto non sia garantito, la struttura, ferme restando le conseguenze penali o civili, deve provvedere al risarcimento del danno morale e materiale provocato". Medici e personale sanitario che hanno assistito il paziente non sono punibili penalmente.