Cronache
Fallimenti pilotati e riciclaggio, arrestati 15 bancarottieri "seriali"
La banda di bancarottieri "seriali" acquisiva società in crisi, ma dotate di apprezzabili asset, da depredare e condurre al fallimento
Fallimenti pilotati e riciclaggio, sequestrati 32 milioni di euro
Sequestro preventivo per oltre 30 milioni di euro, 32 persone denunciate, di cui 15 tratte in arresto, perquisizioni. I provvedimenti su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Bologna che ha sgominato una banda di bancarottieri "seriali", attiva nell'acquisizione di società in crisi, ma dotate di apprezzabili asset, da depredare e condurre al fallimento, con conseguente riciclaggio dei proventi illeciti, anche per il tramite di compiacenti cittadini cinesi. Le perquisizioni hanno riguardato diverse regioni d'Italia, ovvero le province di Ancona, Arezzo, Barletta, Bologna, Brescia, Crotone, Foggia, Lucca, Milano, Monza e Brianza, Napoli, Parma, Pavia, Prato, Reggio Emilia, Roma, Torino, Trapani, Treviso, Udine, Venezia e Verona.
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Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Roberto Ceroni, hanno consentito di appurare che l'organizzazione, una volta subentrata alla guida, nel corso del 2020, di un gruppo societario dell'hinterland bolognese - composto da una holding e altre 3 s.r.l. sottoposte al suo controllo - operante nei settori della dermo-cosmesi e della G.D.O. (con ben 32 supermercati dislocati tra Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Lombardia e Friuli Venezia Giulia), abbia effettuato vere e proprie operazioni di "sciacallaggio", causando i dissesti societari. Tra le principali operazioni contestate, figurano la distrazione di 25 punti vendita, trasferiti, nell'imminenza del fallimento, a new-co riconducibili all'associazione pregiudicando, peraltro, la riscossione coattiva da parte dell'Erario per 3,3 milioni di euro di tributi.