Cronache
Fallimenti pilotati e riciclaggio, arrestati 15 bancarottieri "seriali"
La banda di bancarottieri "seriali" acquisiva società in crisi, ma dotate di apprezzabili asset, da depredare e condurre al fallimento
La conduzione illecita della catena di supermercati ha permesso agli indagati di lucrare sulla gestione del personale, assunto e somministrato attraverso societa' di "comodo" che hanno compensato i relativi contributi previdenziali e assistenziali, nonche' le ritenute sul lavoro dipendente, con crediti d'imposta fittizi per oltre 2 milioni di euro. Gli ingenti proventi illecitamente accumulati sono stati re-investiti in nuove iniziative imprenditoriali, tra cui l'acquisto di un noto prosciuttificio sito nel parmense, ovvero trasferiti - per la loro successiva "ripulitura" - a societa' italiane ed estere compiacenti sulla base di fatture false emesse ad hoc per giustificare i flussi finanziari. Tra queste spiccano tre "cartiere", formalmente sedenti in Milano, amministrate da cinesi risultati irreperibili che, in meno di un anno, hanno emesso fatture false nei confronti di centinaia di imprese italiane realmente esistenti per 7 milioni di euro, nonche' ricevuto bonifici sui propri conti aziendali per 11 milioni di euro.