Cronache

Farinetti, Fico è un flop: mln bruciati, investitori nei guai e speculazione

di Antonio Amorosi

FICO, Farinetti, quando il marketing non tira più e arrivano i conti da pagare. Al posto dell’Ad Stefano Cigarini si vocifera l’arrivo di Piero Bagnasco

Un progetto e tanti protagonisti differenti, scriveva qualcuno all’apertura trionfale del centro nel 2017, che non si erano fermati davanti all’idea singolare di costruire la Disneyland mondiale del cibo di qualità e bio di fianco ad uno degli inceneritori più grandi dell’Emilia Romagna: l’inceneritore del frullo. Un “non-problema” per Farinetti. Secondo gli oncologi di Medicina Democratica, all’epoca produceva cadmio in quantità “da 3 a 10 volte superiori” alla norma rispetto agli altri inceneritori e brucia materiale “sanitario contagioso”. Dato che si sono dimenticati tutti di menzionare nelle tv e sui giornali, quando FICO e Farinetti sventolavano i milioni di turisti che sarebbero arrivati.

Fra gli investitori istituzionali le Casse previdenziali: quella dei medici, l’Enpam, e le casse dei veterinari, agronomi, avvocati, ingegneri e architetti, periti industriali, periti agrari e agrotecnici. Tutti entusiasti del progetto. Dopo aver ricapitalizzato con 5 milioni di euro e aver messo fuori la voce di un possibile cambio di vertice, smentita in queste ore da Farinetti, è chi partecipa alle Casse previdenziali che sta entrando in fibrillazione.

Ma non vedere la pensione a fine carriera potrebbe essere “un non-problema”? Mal comune mezzo gaudio.

Nel 2018, dopo le inchieste che abbiamo scritto negli anni precedenti, avvertendo l’Oscar nazionale dell’ubicazione di FICO , raccontammo dove comunque sembrava portare il progetto.

Caab, il centro agroalimentare sede di FICO, per realizzare l’opera ha costituito il Fondo immobiliare Pai (Parchi Agroalimentari Italiani), la cui gestione è stata affidata, tramite un bando pubblico, a Prelios Sgr.

Prelios è la società di risparmio immobiliare che gestisce quindi Pai, dove cioè sono gli immobili di Caab (del Comune di Bologna) e i milioni dei privati.