Cronache

Fb, i cellulari delle forze armate nel dark web: a rischio sicurezza nazionale

di Antonio Amorosi

Facebook, il data leaks che compromette la sicurezza nazionale, email, numeri telefono, nomi completi e posizioni anche delle Forze dell’Ordine... devastante...

Sappiamo quanto è sensibile e che valore ha il proprio numero di telefono cellulare. La nostra vita passa da questo mezzo. Con il numero di telefono dell’utente, la sua identità e le specifiche biografiche, si può facilmente clonare la sim del telefono, con una procedura molto semplice e a portata di quasi chiunque, simulando lo smarrimento del numero presso la compagnia telefonica, dove è stato chiuso il contratto (non ci dilunghiamo nei dettagli per non facilitare gli intenti dei possibili malintenzionati).

Tutto quello che gli utenti hanno inserito sulle proprie pagine è comunque compromesso. Si presume che la sottrazione dei dati sia avvenuta nell’estate del 2019 ma i riferimenti degli utenti, soprattutto il numero telefonico, è molto probabilmente rimasto lo stesso.

Nel frattempo in rete sono nati alcuni strumenti digitali per scoprire se il proprio numero di telefono è apparso in questo hacking. Un’iniziativa accolta con sospetto dalla comunità hacker etica che sconsiglia sempre di inserire il proprio numero in rete. Per Facebook è “un caso vecchio e risolto”. Ma i numeri restano in rete. Il Garante per la Privacy “ha chiesto al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione" e sollecitato gli utenti a fare attenzione su anomalie riscontrabili nel funzionamento del telefono.