Cronache

Fedez, il ribaltamento dei valori con la malattia sui social

di Simone Rosti

Cosa aggiungono le foto dal letto di ospedale per i follower? Nulla se non consolidare, anche nella terribile malattia, il loro incontrastato dominio social

Ribaltamento di valori, amicizie istantanee, proclami solenni, il tutto segue il tipico canovaccio al servizio della visibilità virtuale

A Fedez auguriamo ogni bene, così come lo auguriamo a chiunque deve fare i conti con una malattia terribile. Però, al di là degli intenti nobili, mi crea un leggero fastidio vederlo raccontare ai followers, calibrandone tempi e modi, prima l’annuncio della malattia poi il disvelamento della stessa. Una volta erano gli amici, quelli veri, con cui ci si confessava, non una massa indistinta di seguaci che tifa per te non per quello che dici o che fai ma solo perché sei tu.

Ribaltamento di valori, amicizie istantanee, proclami solenni, il tutto segue il tipico canovaccio al servizio della visibilità virtuale (ma dal tornaconto economico). La discrezione contro l’ostentazione, la sfera  privata e personale azzerata da quella pubblica, il silenzio contro il cinguettio, la condivisione autentica contro i like, tutto questo ci manca molto e forse di fronte alla malattia sarebbe cosa buona e giusta ripercorrere le vecchie strade.

Fedez e compagna d’altronde hanno creato il Truman show di loro stessi (e fin qui pazienza, lo hanno scelto e fatto molto bene) ma anche dei loro inconsapevoli figli che a breve capiranno quello che a cui sono stati sottoposti. Nulla di deplorevole, la famiglia “Ferragnez” è la famiglia perfetta (bella, ricca, politicamente corretta), tante persone - scusate followers - la seguono nelle loro gesta quotidiane e, a quanto pare, ne trovano stimoli.

(Segue...)