Cronache
Festini, coca, escort: s'allarga lo scandalo in Liguria. "In 30 nelle foto"
Accertamenti degli inquirenti sulle serate di un broker, anche ad Albaro
Scandalo a luci rosse in Liguria, il caso si allarga. Altri festini con 30 uomini
Si espande la mappa dei festini a luci rosse e a base di cocaina si allarga. Secondo Repubblica, "dopo le cene e i dopocena ad Apparizione e a Quarto, gli investigatori scoprono che anche ad Albaro la Genova che conta non era da meno. Escort e droga, infatti, erano gli ingredienti anche per le feste a casa di un noto broker facoltoso, non indagato, nell’esclusivo quartiere residenziale".
Secondo Repubblica, il broker frequentava l’architetto Alessandro Cristilli e l’imprenditore Christian Rosolani, finiti in carcere lunedì nell’ambito dell’inchiesta che ha scosso il mondo della politica, del centro destra in particolare, dopo che tra i partecipanti è emerso il nome del vice presidente della Regione Alessandro Piana, anche lui non indagato".
Lo stesso Piana ha chiesto di essere sentito e la prossima settimana (la data non è però stata ancora fissata) sarà direttamente il procuratore capo Nicola Piacente a verbalizzarlo. "Le sue saranno sommarie informazioni testimoniali e per questo avrà l’obbligo di dire la verità. La procura lo ha indicato come “beneficiario” di una serata a casa dell’architetto, il primo marzo 2022", spiega Repubblica. Il vice presidente, da subito, ha detto che quella sera era nella sua casa nell’Imperiese e che era stato impegnato in una video chiamata per Vinitaly.
Sempre Repubblica, spiega che "per quanto riguarda le feste ad Albaro è in particolare un episodio di maggio 2023 che gli inquirenti contestano nell’ordinanza di custodia cautelare. Alla festa partecipano Jessica Nikolic, indagata e già arrestata per estorsione, e un’altra escort. È la prima a parlare con il pubblico ministero. «Ricordo quella festa. Cristilli ci pagò 250 euro a testa. Per quella cifra avremmo dovuto fare il solito gioco erotico obbligo o verità. Ci fece tirare cocaina»". Le donne hanno riconosciuto 5 partecipanti, ma nelle foto degli inquirenti sarebbero in 30.