Cronache

Francesco scommette sulla Comunità di Sant'Egidio: Zuppi pigliatutto

Di Giuseppe Vatinno

La strategia del Pontefice sembra essere quella di essersi creato un gruppo di pretoriani che hanno esautorato i canali ufficiali

Peraltro, quando Zuppi è andato a Mosca dove ha incontrato i vertici della Chiesa Ortodossa era accompagnato solo dal professor Adriano Roccucci che insegna Storia a Roma 3 ed è il Vicepresidente di Sant’Egidio. In Russia l’aspettava solo il locale arcivescovo moscovita, Monsignor Paolo Pezzi, mentre tutta la nunziatura apostolica era assente.

La strategia di Papa Francesco sembra essere quella di essersi creato un gruppo di pretoriani che hanno esautorato i canali ufficiali. L’elenco delle nunziature vacanti è lunghissimo ed in alcune assai importanti, come quella negli Usa, in Italia, Israele e in Siria ci sono presuli che hanno superato i 75 anni.

Tuttavia, come fa notare Dagospia, Zuppi significa Comunità di Sant’Egidio e come Putin ha appaltato alla Wagner varie missioni nel mondo così Papa Francesco ha appaltato la guerra ucraina a Sant’Egidio che però, e questo è il punto saliente, è in ottimi rapporti con la Cina che, parallelamente, si sta muovendo a livello diplomatico sulla guerra russo – ucraina. La cartina di tornasole di quanto detto sta nel fatto che Sant’Egidio, un vero ministero degli Esteri vaticano, è un fautore dell’accordo tra Cina e Oltretevere per la questione della nomina dei vescovi nel Celeste Impero. Altro fautore, guarda caso, è l’ordine dei Gesuiti di cui fa parte il Papa.

Il tutto a spese della comunità locale dei fedeli e dei vescovi cattolici cinesi che sono stati posti dal Vaticano stesso sotto il tallone della dittatura comunista.