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Cronache
Gad Lerner si trasforma in Eugenio Scalfari

Gad Lerner è uno dei sacerdoti ortodossi più famosi, di rito capalbiano. Agi, lussi, orologioni, magliettine firmate sgargianti (in genere rosse o rosa o fucsia), appelli per i poveri, rigorosamente emessi da posti meravigliosi e/o villoni. Non c’è niente di male, intendiamoci, anche perché sono proprio questi comportamenti che hanno fatto decollare una rivoluzione mondiale populista e sovranista. Senza di loro non sarebbe stato possibile. E quindi sono degni di ringraziamento.

Abbiamo già analizzato lo strano fenomeno della trasformazione kafkiana a Propaganda Live di Marco Damilano, direttore de L’Espresso, in Nanni Moretti. Trasformazione in senso fisico, intendo. Stesso tono della voce, stessi tic, stesso tipo di sguardo obliquo, stessa barba.

Ma gli emuli (o le vittime?) del protagonista, Gregor Samsa, del romanzo dello scrittore praghese sono molti.

L’altra sera Gad Lerner, in Tv, lanciava l’ennesimo appello non so più se pro sinistra o contro “sinistra che ha sbagliato ad interpretare la società”, ma ho osservato lo stesso inquietante fenomeno della settimana prima. Lerner, lentamente e, appunto kafkianamente, stava trasformandosi: questa volta in Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica che qualche tempo fa, parlando direttamente con Dio facendo fuori l’intermediazione professionale di Papa Francesco, aveva dato al mondo la novità teologica del millennio: l’Inferno non esiste, anche se il teologo Hans Urs von Balthasar aveva detto che era vuoto.

Come era già successo con Damilano, anche Lerner si è trasformato zelighianamente sotto i miei occhi: stessa barba, stesso sguardo inquietante tra Gioacchino da Fiore e Savonarola, stessa compiutezza di sé e autoreferenzialità non lineare.

Sarà un fenomeno di massa, la trasformazione dell’intellettuale radical chic di sinistra in archetipo? Assisteremo, voglio dire, ad altre magiche trasformazioni, come quella della Boldrini nella Boschi, di Grasso in Violante, della Boschi in Santa Rita da Cascia, di Cacciari in Bertinotti? Non lo possiamo sapere. Né possiamo sapere se lo strano fenomeno sia dovuto alle misteriose “radiazioni P”, cioè quelle emesse dai populisti e che trasformano i radical chic tra loro.

Ci sta lavorando Piero Angela, che però da tempo si presenta anche come Alberto Angela, o è viceversa? Oddio, non si capisce più niente…Dannate radiazioni.

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