Cronache

Genova, minacce al prete di Migrantes. Cartello davanti all'ex asilo

"Forse Don Martino non ha capito? Siamo tutti arrabbiatissimi con lui. La scorta non serve per i migranti"

MIGRANTI: TENSIONE A MULTEDO, MINACCE A DIRETTORE MIGRANTES

"Forse Don Martino non ha capito? Siamo tutti arrabbiatissimi con lui. La scorta non serve per i migranti".E' questo il messaggio di minacce scritto su un cartello e ritrovato questa mattina davanti all'ex asilo Govone di Multedo, nel ponente di Genova che dalla scorsa settimana ospita 12 giovani migranti accolti in un progetto gestito dalla Curia. Il riferimento è a Don Giacomo Martino, il direttore dell'ufficio diocesano 'Migrantes', scritto su un foglio di carta in stampatello con inchiostro nero, con una parola - "lui" - sottolineata. Dopo giorni di protesta da parte del quartiere, con toni accesi e tensione contro la nascita di un centro di accoglienza nel cuore della delegazione, le minacce arrivano a poche ore dalla manifestazione organizzata per domani, una nuova fiaccolata organizzata dai cittadini della zona alla quale aveva aderito anche Casapound.

MIGRANTI: PREFETTO GENOVA, MINACCE A SACERDOTE EPISODIO GRAVISSIMO

"Le minacce a don Giacomo Martino sono un episodio gravissimo che non può che trovare tutta la nostra solidarietà e stigmatizzazione per essere arrivati a questi livelli per la presenza di 10 migranti".Lo ha detto oggi il prefetto di Genova Fiamma Spena commentando le minacce contenute in un cartello apparso oggi a Multedo e rivolte a don Giacomo Martino, direttore dell'Ufficio 'Migrantes' della curia e coordinatore del progetto di accoglienza migranti nel quartiere del ponente genovese, dove nelle ultime settimane si sono scatenate proteste e polemiche da parte dei residenti, contrari all'apertura del centro. Il prefetto è intervenuto a margine dell'incontro di oggi a Palazzo Tursi di Genova dal titolo 'L'Europa tra passato e futuro' al quale è prevista la partecipazione dei ministri della Giustizia e della Difesa, Orlando e Pinotti. "Le proteste - ha concluso Fiamma Spena - ci possono stare ma non raggiungere forme di intimidazione".