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Giulia, il dolore di Gino Cecchettin: "Perdonare Filippo? Sarà difficile"

Di Redazione Cronache

Parole dure di Gino Cecchettin sull'ipotesi di perdonare il carnefice della figlia, ma sulla famiglia di Filippo: "Do un grande abbraccio e il mio sostegno"

Femminicidio Giulia, Gino Cecchettin: "Perdonare Filippo? Sarà difficile"

"Non si puo' mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c'e'. C'è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. E' quello che ho imparato ahimé sulla mia pelle con Monica, quando e' mancato mio padre, e adesso con Giulia. Non lo so se riusciro' a perdonare Filippo, sarà difficile, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo". Lo ha detto Gino Cecchettin, nel corso dell'intervista trasmessa a 'Storie Italiane' su Rai1. "Spero solo - aggiunge il papà di Giulia - si renda conto di quello che ha fatto, e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficolta'. Ai suoi genitori do un grande abbraccio perchè forse io ritornerò a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica, quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno".

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Gino Cecchettin ha poi raccontato la sua giornata. "Si riinizia dalla normalità: ho portato Davide a scuola e vado al lavoro cercando di fare qualcosina, e piano piano di riprendermi la vita. Ovviamente Giulia sara' sempre nei nostri pensieri, in ogni momento. Mi avevano gia' confermato la laurea, aspettiamo il momento piu' opportuno per andare a ritirarla, perche' lei l'aveva meritata fino alla fine. Ieri, vedendo tutta quella gente ho sentito un brivido dentro perche' Giulia e' arrivata in ogni casa d'Italia con un messaggio positivo, ho sentito l'amore, e' stato bello e mi sono emozionato. Io sono uno che cerca di guardare al futuro facendo tesoro del passato. Il passato non si cambia, quello che possiamo cambiare e' il futuro, e c'e' tanta strada da fare.

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Ieri, a poche ore dal discorso che ho fatto chiedendo agli uomini di fare un esame di coscienza, ho letto la notizia di una partita di basket, del torneo di Davide e quindi la sento come una cosa ancora piu' vicina, dove c'e' stato un comportamento scorretto da parte di un genitore. Ecco, dobbiamo partire da li'". Inoltre, ha aggiunto, "mi ha fatto molto piacere sentire le parole del ministro dell'Istruzione sul discorso nelle scuole. Significa che probabilmente e' un discorso che ha centrato i punti, il messaggio e' passato ed e' stato un passaggio positivo, accolto positivamente dal governo. Il fatto che ci fosse anche un ministro, Nordio, e' stato un buon messaggio".

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Cecchettin ha anche parlato dell'abbraccio con il papà di Chiara Gualzetti e dell'impegno contro la violenza di genere: "E' un papa' che ha vissuto la mia stessa storia a parti inverse, lui prima ha perso la figlia poi la moglie. Lui adesso e' solo perche' non aveva altri figli e ho sentito il suo abbraccio arrivarmi dentro e lo sentiro' nei prossimi giorni per dargli il mio sostegno perche' lui ha bisogno e un po' di forza. La nostra battaglia contro la violenza di genere andra' avanti, faremo sicuramente qualcosa, non so dire cosa, adesso sto ancora vivendo il mio dolore, non riesco ancora a dormire", ha concluso. 

Turetta, Lettera detenuti Montorio: nessuna protesta contro Filippo

"Vogliamo precisare il disgusto nell'aver visto 'giudizi in diretta' prima che Filippo o qualsiasi indagato fosse sentito, e senza rispetto dei genitori, colpiti entrambi da una violenza psicologica". Lo scrivono in una lettera i detenuti della sesta sezione-infermeria del carcere di Montorio, dov'è rinchiuso Filippo Turetta. "Non c'è stata alcuna protesta da parte nostra - aggiungono, riferendosi a notizie di stampa - per la consegna dei libri dovuti al detenuto Turetta. Tenendo conto che è indagato per un reato diverso dal nostro, la popolazione carceraria non avrebbe acconsentito ad agevolazioni di favore rispetto ad altri"

Caso Cecchettin,  Nordio: "Straziante anche situazione genitori Turetta"

"I funerali di ieri sono stati strazianti", e "dobbiamo metterci nel panni anche dei genitori dell'autore del reato: ora la loro situazione e' straziante e straziata quasi quanto quella dei familiari della vittima". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in Commissione d'inchiesta sui femminicidi, tornando a parlare dell'omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta.

Nordio sui femminicidi: "Siamo molto indietro nella prevenzione"

"I femminicidi sono una sconfitta dello Stato, una sconfitta collettiva che richiede una risposta collettiva. Siamo ancora molto indietro nello scopo di evitare questi delitti", ha aggiunto Lo ha detto il ministro  Nordio, che ha ammesso la sua "emozione", riferendo della sua partecipazione ieri ai funerali di Giulia Cecchettin.