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Cronache
Giulia Schiff in congedo dal fronte ucraino. Bufera sulle ultime dichiarazioni

In ogni caso il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno dato torto alla ragazza che voleva essere riammessa, mentre è ancora in corso il processo ad otto sergenti del 70esimo Storno di Latina. Dicevamo però che Giulia non sa stare con le mani in mano e soprattutto vivere la vita dei poveri terricoli e così qualche tempo fa, appena scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, è andata in quelle terre a dare il suo contributo di fuoco e morte arruolandosi nelle Forze Speciali della Legione Internazionale, sotto il controllo ucraino.

Qualche giorno fa è tornata per una licenza in Italia e non ha resistito alle luci della ribalta e a costo di rischiare nuove polemiche ha dichiarato a favore delle telecamere: "Non sono la stessa persona di sette mesi fa: quello che ho visto con i miei occhi sul campo di battaglia, cosa si prova a liberare un villaggio occupato dal nemico è difficile da raccontare. In Ucraina in questo momento, si sta combattendo la Terza Guerra Mondiale".

Quindi la Schiff non è "la stessa persona di prima" non per aver visto gli orrori della guerra ma perché ha liberato un "villaggio occupato dal nemico". Insomma la bionda veneziana c'ha gusto a bombardare e lo dice apertamente. Il tono della narrazione è sull'eroico spinto: "Le nostre operazioni hanno come obiettivo liberare i villaggi occupati. Questo significa attuare operazioni sul campo e rischiare. Come è successo quando il nostro blindato è finito sotto il fuoco nemico. O quando eravamo impegnati in un'operazione di liberazione, i russi hanno iniziato a bombardarci e una granata è finita a tre metri da me".

La ragazza veste quindi i panni di Massimo Decimo Meridio e da vera gladiatora ci rende edotti che una granata sparata dai russi - che ovviamente si difendevano - le è caduta accanto. Ma va’? E noi che pensavamo da veri ingenui che invece i russi le avrebbero offerto un bicchierino di vodka corroborante per ringraziarla. Poi il finale megalomane: "Sto ritrovando con voi il riconoscimento che non ho avuto finora in Italia. Lo sto ritrovando in mezzo a voi qui a Roma. Penso che l'Italia abbia perso un ottimo militare".

Se lo dice lei di essere un "ottimo militare" dobbiamo proprio crederle. La guerra, cara "signorina bomba", non è un videogioco. Dietro alle bombe che fa piovere allegramente dal cielo ci sono distruzioni e dolore. Alla luce di questi fatti si capisce come l'aeronautica italiana abbia fatto non bene, ma benissimo a cacciarla. Speriamo che facciano lo stesso gli ucraini.


 

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