Cronache
Giulia Tramontano uccisa dal fidanzato, errore chiamarlo mostro: ecco perché
Di Elisabetta Aldrovandi *
Ragazza uccisa a Senago (Milano) dal ragazzo: definirlo “mostro” rappresenta una sorta di giustificazione, ossia pone un muro tra noi, e lui
Non esistono giustificazioni per questi reati, ma esistono spiegazioni che devono essere indagate, per evitare che ne siano commessi altri. Nel frattempo, il colpevole, se condannato, è destinato alla pena massima prevista dal nostro ordinamento, ossia l’ergastolo. E questo, anche grazie alla battaglia che mi pregio di aver portato avanti con l’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, e diretta a vietare il rito abbreviato e i conseguenti sconti automatici di un terzo ai delitti più efferati. È una goccia nel mare, ma è una goccia di buon senso e di giustizia. Per Giulia che non c’è più, e per chi la piangerà, nell’ergastolo del suo dolore.
*Avvocato e Presidente Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime