Governo, Comellini (Pdm): salvate la capitana Trenta dall'assedio della casta
"Salvini e Di Maio salvino la Trenta, assediata dalla casta dei generali"
"Il vice premier Di Maio intervenga immediatamente per salvare la capitana Elisabetta Trenta dall'assedio della casta dei generali e delle industrie belliche". Lo chiede Luca Marco Comellini, segretario del partito per la tutela dei diritti dei militari (Pdm). "La ministra Trenta - spiega Comellini - fin dal giorno del suo insediamento a Palazzo Baracchini non ha fatto altro che soddisfare le richieste dei vertici militari della Difesa smentendo così tutte le battaglie che i parlamentari del Movimento 5 stelle avevano fatto nel corso della precedente legislatura. Dai soldi distribuiti a pioggia alle associazioni combattentistiche e d'arma al mantenimento dei privilegi dei componenti i Consigli centrali della rappresentanza militare (cocer) per arrivare al mantenimento integrale del programma F35 e del beneficio del l'ausiliaria e i cappellano militari".
"La Trenta - prosegue Comellini - in poco più di tre mesi da ministra, per eseguire gli ordini dei generali e ammiragli che l'assediano e soddisfarne la sete di soldi e potere, ha già confermato spese inutili per alcuni miliardi di euro. Soldi dei contribuenti che il suo capo Di Maio, fin dal 2015, avrebbe voluto utilizzare per realizzare l'ambizioso programma del cambiamento nel quale spiccava prepotentemente il reddito di cittadinanza".
"Come se ciò non bastasse - insiste - ora, col mantenimento dell'ausiliaria, oltre a spendere oltre 400 milioni all'anno toglierà ai giovani migliaia di posti di lavoro facendoli occupare da vecchi generali e colonnelli in pensione. Se Di Maio non è capace di fermare l'assedio alla Trenta e quindi gli sprechi di denaro allora lo faccia Salvini", conclude Comellini.
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