Cronache

Grillo jr, "Rinunciamo all'interrogatorio". Due indagati cambiano idea. Svolta

Accelerata improvvisa nelle indagini, si va verso il processo per Ciro e i suoi amici. I tempi per la decisione finale della Procura si accorciano

Grillo jr, "Rinunciamo all'interrogatorio". Due indagati cambiano idea. Svolta

Il caso Ciro Grillo e amici accusati di stupro di gruppo da una ragazza conosciuta in Sardegna nell'agosto 2019, registra due colpi di scena. Il primo è relativo alla dichiarazione di un nuovo testimone, si tratta del ragazzo norvegese accusato da Silvia di un altro episodio di violenza ai suoi danni, avvenuto in campeggio nel 2018. "Macchè stupro, Silvia si è inventata tutto e mi ha pure chiesto scusa. Se dovesse essere necessario sarei anche pronto a testimoniare in Aula". Processo, che stando agli ultimi sviluppi, sembra sempre più probabile. Visto che due degli indagati Edoardo Capitta e Vittorio Lauria hanno rinunciato alla richiesta di essere interrogati di nuovo dalla procura di Tempio Pausania che indaga sul caso.

Per il momento invece, riporta il Corriere della Sera, non è confermata la rinuncia del figlio del garante del Movimento 5 Stelle. I tre ragazzi - in seguito alla chiusura delle indagini - avevano chiesto di essere risentiti per chiarire alcuni punti emersi, ma il procuratore Gregorio Capasso ha scelto di delegare tutto ai carabinieri di Genova piuttosto che interrogarli di persona. Ecco perché alla fine i due giovani hanno preferito fare un passo indietro. A breve ci sarà quindi la decisione finale: rinvio a giudizio o archiviazione.

Caso Grillo, Ciro interrogato dai carabinieri a Genova

Ciro Grillo, il figlio del fondatore del M5s, è stato sentito lunedì scorso, nell'ambito dell'inchiesta sul presunto stupro di gruppo compiuto sulla studentessa italo-norvegese in Sardegna. Il ragazzo si è presentato nella caserma dei carabinieri di Genova dove ha reso spontanee dichiarazioni. Era stato lui stesso, tramite il suo avvocato Enrico Grillo, a chiedere di essere sentito.