Cronache
I cimiteri romani al collasso: "Niente cremazioni, 2mila bare senza sepoltura"
Cremazioni ferme e depositi pieni. "Respingere le salme è illegale", dicono le imprese funebri che protesteranno domani in Campidoglio
I cimiteri romani sono al collasso. Bosi (segretario Federazione imprese funebri): “Situazione inaccettabile. Ci sono 2mila bare in attesa di sepoltura. L’Ama ha comunicato che non accettano più feretri destinati alla cremazione. Cosa facciamo con le bare, le portiamo sotto il Campidoglio?”
Alessandro Bosi, segretario generale della Federazione nazionale imprese onoranze funebri, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus, denunciando il caos nei cimiteri della città.
“C’è una mala gestione dei cimiteri capitolini che sta diventando veramente inaccettabile. Tre giorni fa Ama (la municipalizzata romana dei rifiuti che gestisce anche i cimiteri, ndr) ha di nuovo comunicato che non accettano più feretri destinati alla cremazione. - ha detto Bosi - Ci sono 2mila feretri in attesa di seppellimento, siamo in una situazione tale che ci sono file all’ingresso del cimitero, non si sa quando l’impresa funebre col suo carro può scaricare il defunto. Anche in punta di legge questa è un’aberrazione. Allora cosa facciamo con le bare le portiamo sotto il Campidoglio? Una circolare del Ministero della Sanità nel 1993 dice che quando il feretro è destinato alla cremazione, anche se il forno crematorio non ha disponibilità in quel momento, non deve respingere il defunto, deve custodirlo nel deposito, ma ora non avviene perché hanno i depositi pieni. Dovrebbero organizzarsi come hanno fatto altre città. Questi sono diritti essenziali ai quali il cittadino non dovrebbe avere problemi ad accedere. Una rappresentanza delle nostre imprese domani andrà sotto il Campidoglio a dimostrare al sindaco che vogliamo lavorare e garantire un diritto ai cittadini”, ha concluso.