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Cronache
Il "bassotto" di Harmont&Blaine tra solidarietà e digitale per la ricerca

Anche il “bassotto” scende in campo per sostenere chi è in trincea a combattere la pandemia da Coronavirus. E’ il logo portafortuna di Harmont&Blaine che avvia la campagna charity #Unbassottoperlaricerca, un progetto che nasce dalla volontà di supportare chi sta lavorando una cura al Covid 19. “Durante l’emergenza sanitaria ed economica più grande della storia moderna, è nostro dovere pensare a come aiutare chi è in difficoltà, prima ancora che al proprio business. Sono due cose intrinsecamente correlate che sempre più lo saranno in futuro”, commenta Paolo Montefusco, Ceo di Harmont&Blaine

E’ questo l’approccio che sta guidando tutte le azioni del brand del bassotto in questo momento, indaffarato più che mai nell’evolvere e nel far suo il cambiamento radicale che stiamo vivendo. In questa direzione, parte la campagna  #Unbassottoperlaricerca: sul sito del brand saranno messi in vendita quattro differenti bassotti di peluche, prodotto iconico e molto amato, il cui ricavato sarà interamente devoluto a favore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, primo ad aver isolato il virus in Italia, punto di riferimento e di eccellenza italiana.

“Il sostegno concreto, il desiderio di vicinanza e di solidarietà unitamente alla voglia di sentirsi utili nel profondo, sono i valori con cui è stata portata avanti questa bellissima iniziativa e che, in quanto direttore dell’Istituto di ricerca, condivido nella totalità insieme a tutto il mio staff”, dichiara il direttore generale, Marta Branca. 

Questo progetto farà da apri pista ad un impegno e una responsabilità sociale oltre che economica che l’azienda sente come fondamentale.

Sul fronte del business invece, sicuramente è l’aspetto digitale e di revisione dell’esperienza da offrire alle persone di tutto il mondo, l’ambito su cui l’azienda sta lavorando di più.

“Nell’ultimo mese le vendite online sono cresciute di oltre il 150% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente - prosegue Montefusco- di cui oltre il 60% in Italia con il 53% di nuovi utenti, segnale che stiamo vivendo un cambio culturale e di mindset senza precedenti per il nostro paese. Questo ci ha spinti, assieme al nostro partner digitale, Giglio Group, a sviluppare in tempi record un sito parallelo che gestisca tutti gli invenduti causa lock down dei punti vendita, così come lo sviluppo di una soluzione digitale che consenta nei prossimi mesi uno shopping virtuale che dia ai punti vendita degli strumenti nuovi per dialogare ed entrare in contatto con i proprio clienti in modo diretto e personale”.

“Lo scenario mondiale è completamente cambiato anche nel comportamento e la modalità di acquisto. Il digitale dall’inizio dell’emergenza sanitaria è stato l’unico canale di vendita che ha garantito non solo un fatturato, ma un fatturato a crescita importante per il comparto fashion. Assumerà sempre di più importanza l’utilizzo di soluzioni innovative, capaci di collegare l'online con i punti vendita fisici e valorizzando i prodotti presenti nei singoli store. Harmont&Blaine ha subito intuito il cambio di scenario e ha seguito con noi le strategie sviluppate e siamo convinti che questa sia la strada vincente”, sottolinea Alessandro Santamaria, managing director Giglio Group. 

Nel guardare avanti, l’azienda sta adottando soluzioni nuove anche a livello di supporto alla campagna vendita della SS 21, con un vero e proprio showroom digitale che aiuti a raccontare la collezione sia da un punto di vista emozionale che di contenuti tecnici e che sia fruibile da ogni parte del mondo.

“Il bassotto è un animale tenace, che non si ferma, ma per il futuro, al di là di tutto quello che è doveroso portare avanti come brand, sarà necessario e fondamentale fare squadra, non solo al nostro interno ma anche tra aziende del settore, con il paese e con l’Europa”, rileva Montefusco.

 

 

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