Cronache

Che fine hanno fatto le Covid-star? Il ritorno, dopo l'ultimo allarme cinese

Di Giuseppe Vatinno

Alcuni virologi e medici hanno trovato un posto in politica, ma ora con i dati allarmanti e le restrizioni abolite dalla Cina...

Ad ascoltare questa frase monsieur Jacques de Lapalisse ebbe una crisi di nervi, ma di quelle brutte. Antonella Viola, dato il periodo di stanca, si era riconvertita a fare libri di cucina e di medicina di genere mentre Massimo Galli, apripista storico, era andato in pensione e faceva l’umarell meneghino, molestando gli edili milanesi che non ne volevano sapere di mettersi la mascherina. Una fresca ambizione è invece quella di Fabrizio Pregliasco che si candida con Majorino in Lombardia, mentre Pierluigi Lopalco si era dimesso in Puglia. Insomma, tra istituzioni e pensionamenti ce ne eravamo liberati.

Ed invece che ti combina quell’incompetente di Xi Jinping? Ne abbiamo parlato più seriamente ieri (28 dicembre).

Per riassumere il regime comunista cinese ha seguito una politica sanitaria assolutamente disastrosa chiudendo quando si doveva aprire e viceversa aprendo quando si doveva chiudere. Risultato: milioni di contagi. Poi grazie al loro vaccino farlocco le varianti galoppano e già ci immaginiamo che quelle ormai a tutti care, come la mitica "Omicron", siano destinate ad essere soppiantate da altre varianti dai nomi esotici, tipo "Grande Muraglia 1", "Grande Marcia 2", "Pericolo rosso 3", "Vavemorifregatinartravolta 4".

Già qualche giorno fa infatti la Cina ha ricominciato a farci i soliti regalini consistenti in due aerei zeppi di infetti atterrati alla Malpensa strappando il prode Bertolaso al panettone del giusto. Alle Covid – star non è parso vero! Bassetti si è ringalluzzito e lasciati i bagordi natalizi si è proiettato in video con le briciole ancora sul labbro, mentre tutti gli altri festeggiavano a sciampagna e panettone artigianale firmato.

Nel frattempo godevano come salamandre infoiate anche i politici tipo Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio e in lizza per fare il governatore, a cui non parso vero che il destino gli abbia regalato tale inaspettata opportunità. Si vocifera che saputo dei primi carghi di appestati sbarcati in Lombardia si sia alterato dicendo "e a noi nulla? I soliti raccomandati".

"Calma e gesso", gli ha risposto Nicola Zingaretti. "Abbi fede e vedrai che i nostri amici compagni cinesi ti sapranno premiare!". Ed infatti poco dopo sono cominciati ad atterrare cinesi infetti anche a Fiumicino. Quando si dice la provvidenza.