Cronache

Torino, in manette spacciatore 2.0.Ora la droga si ordina su Zoom

Fissava meeting con i propri "clienti" e collaboratori

Si serviva di piattaforme digitali di videoconferenze, come “Zoom”, oltre ai tradizionali social, fissando 'meeting' con i propri 'clienti' e collaboratori.

Lo spacciatore 2.0, cittadino marocchino di 39 anni, è stato arrestato dalla polizia a Torino. Grande efficienza nell’uso delle tecnologia per l'uomo, non altrettanta nel criptare i messaggi riferiti alla droga con cliché quali “il caffè non era affatto buono questa volta” oppure “ti offro un caffè tra dieci minuti”. Avendo avuto notizia della presunta attività di spaccio dell’uomo nel quartiere Mirafiori, i poliziotti hanno perquisito la sua abitazione, avvalendosi della collaborazione dell’Unità Cinofila.

A pochi istanti dal suo ingresso, il cane antidroga Evan ha segnalato agli operatori la presenza di sostanza stupefacente all’interno di un armadio in camera da letto: 10 ovuli di cocaina, per un peso di oltre 7 grammi, erano nascosti nella tasca di un pantalone, mentre in un paio di jeans il trentanovenne aveva occultato 570 euro in contanti.

L’uomo, con numerosi precedenti di Polizia, era stato anche in carcere per maltrattamenti ed è risultato beneficiare del reddito di cittadinanza. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio