Cronache
"In terra ostile" di Boni Castellane, l'analisi del nostro presente distopico
Come dice il titolo, ormai viviamo in terra ostile, la vita quotidiana è invivibile, siamo schiavi senza possibilità di affrancamento,
"In terra ostile" di Boni Castellane, l'analisi del nostro presente distopico
Chi si nasconde dietro il nom de plume Boni Castellane? Mentre scrivo queste righe, lo ignoro. Da come scrive, immagino che sia un giornalista con studi di filosofia alle spalle. Ma potrebbe anche essere il contrario: un professore di filosofia che collabora col quotidiano La verità, dato che il libro è edito nella collana Pensiero forte diretta da Francesco Borgonovo. Insonne, ho terminato di leggere In terra ostile in poco meno di una notte. Questo è il dramma di tutti noi che scriviamo: la nostra fatica di giorni, mesi, anni, consumata dal lettore in poche ore!
Eppure, mai come dopo avere terminato l’ultima pagina (142), ho provato una sensazione di sollievo, di leggerezza, oserei persino dire di felicità: Boni Castellane, chiunque egli sia, mi ha spiegato gli ultimi anni della mia vita! Studio il transumanesimo dal 2014 ma sono un autodidatta: giurista, ho cercato di darmi le basi filosofiche per un corretto inquadramento del transumanesimo, ma non sempre è stato facile. Inoltre, l’ideologia transumanista è il punto di arrivo auspicato dall’élite – spesso malthusiana – del Forum di Davos, il cui apologeta è senza dubbio Yuval Noah Harari, ma il percorso va compreso dal suo punto di partenza, cosa che richiede una cultura a 360 gradi. Senza competenze filosofiche, economiche, giuridiche, scientifiche e informatiche manca sempre qualche elemento, non si riesce a ricostruire il processo storico in divenire.
Io ho avuto qualche intuizione, ma Boni Castellane mi ha spiegato come si sia giunti al nostro presente distopico. Come dice il titolo, ormai viviamo in terra ostile. “La manipolazione dei corpi, la negazione dei limiti naturali, l’accettazione di tutto il pensabile secondo lo schema illuminista sadiano, ha raggiunto oggi il suo momento di instaurazione”. La vita quotidiana è invivibile, siamo schiavi senza possibilità di affrancamento, nel futuro prossimo auspicato dai transumanisti non avremo più niente, tutto ci verrà dato a debito e questo debito sarà il nostro giogo e la nostra catena.