Cronache
Ingroia resta senza scorta, ricorso bocciato:"Lo Stato dimentica, la mafia no"
Il Tar boccia il ricorso di Ingroia sulla revoca della sua scorta
INGROIA: 'TAR BOCCIA MIO RICORSO REVOCA SCORTA? SBAGLIA, LA MAFIA NON DIMENTICA...'
"Sono sorpreso della disparità di trattamento fra la situazione mia e quella di Sergio De Caprio. Visto che entrambi, per ragioni diverse, non ci occupiamo più delle cose che ci avevano messo in prima linea a suo tempo''. Così l'ex Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia commenta con l'AdnKronos la decisione del Tar del Lazio di sospendere la revoca della scorta all'ex magistrato antimafia.
Secondo il Tar del Lazio, infatti, allo stato ''non si ravvisano i presupposti per la sospensione'' del provvedimento con il quale a luglio scorso è stata revocata la misura della tutela su autovettura non protetta per l'ex magistrato Ingroia che è stato sotto scorta per quasi trent'anni. Ingroia, che oggi fa l'avvocato, si è rivolto ai giudici amministrativi per chiedere la sospensione - e il successivo annullamento in sede di giudizio di merito - del provvedimento di revoca della misure di sicurezza personale e, in particolare, della misura di quarto livello. Ma secondo il Tar ''non si ravvisano i presupposti per l'accoglimento dell'istanza cautelare". L'ex pm Ingroia annuncia di volere impugnare il provvedimento del TAR davanti al Consiglio di Stato ''perché la motivazione mi pare poco convincente e sbagliata'', visto che ''ignora totalmente i fatti anche recenti (lo strano furto in casa, i casi di cui mi occupo come difensore di parte civile....) che avevo rappresentato e dimentica che la mafia non dimentica''. Ma il Tar ha rilevato l'assenza ''in questo momento'', "di elementi atti a evidenziare condizioni di rischio" nei confronti di Ingroia, il quale peraltro non ha addotto elementi "in senso contrario".