Cronache
La Cina ribatte alle accuse di Biden: "Il Covid è nato in un laboratorio USA"
Zhao Lijian, portavolce del Ministero degli Esteri, punta il dito su Fort Detrick, laboratorio biomedico del Maryland
Nonostante il cambio della guardia alla Casa Bianca, i rapporti tra USA e Cina non stanno migliorando, anzi. All'iniziativa di Joe Biden, che vuole far luce sulla sempre più accreditata teoria che parla dell'origine del Covid-19 in un laboratorio di Wuhan, il governo cinese risponde con un'accusa speculare.
Zhao Lijian, portavolce del Ministero degli Esteri, afferma: “Agli USA non interessa la verità fattuale o un'indagine scientifica sull'origine della pandemia, ma solamente l'uso strumentale per dare delle colpe unicamente su base politica”.
A sopresa, Zhao Lijian ha poi rincarato la dose, citando un laboratorio di ricerca biomedica nel Maryland come possibile luogo di partenza del Coronavirus: “Quali segreti vengono nascosti a Fort Detrick e negli oltre 200 altri laboratori biomedici sparsi nel mondo? Gli USA devono una spiegazione al resto del mondo”.
Non è la prima volta che Fort Detrick viene additato come fonte iniziale del contagio mondiale. Già lo scorso anno questa voce aveva iniziato a circolare in Cina, salvo poi riemergere in corrispondenza con l'ispezione dell'OMS a Wuhan, sempre alla ricerca della fonte primaria del Covid-19. Il risultato fu che l'Organizzazione definì “estremamente improbabile” il fatto che tutto potesse essere partito da un laboratorio, ma tale conclusione lasciò diversi dubbi in merito alla trasparenza della ricerca.
Eppure, in seguito a quella visita, la Cina rivolse un polemico invito agli Stati Uniti, affinché fossero “altrettanto collaborativi” nell'aprire le porte dei propri laboratori per uno studio scientifico serio. E oggi la tensione torna ad alzarsi.